Cultura Porto Cesareo 

Le tracce di Carlo V nelle torri costiere di Porto Cesareo, appuntamento a Lecce e Leverano

Le iniziative  si inseriscono nell'ambito del Convegno internazionale "A New World. Emperor Charles V and the beginnings of globalization", organizzato dal Dipartimento di Beni Cultural...

Le iniziative  si inseriscono nell'ambito del Convegno internazionale "A New World. Emperor Charles V and the beginnings of globalization", organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento Due giorni di studio, approfondimento e confronto, tra Lecce e Leverano, sulle tracce di Carlo V, il più grande monarca europeo della prima metà del Cinquecento, padrone del Mediterraneo, conquistatore di nuove terre d'oltremare, precursore dell’Europa unita, al cui percorso proprio il Consiglio d’Europa nel maggio 2015 ha riconosciuto e certificato le European Routes of the Emperor Charles V come Itinerario Culturale Europeo. La certificazione "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa" è una garanzia di eccellenza che favorisce la creazione di reti utili a realizzare attività e progetti innovativi nel quadro di cinque settori d'azione prioritari: cooperazione in materia di ricerca e sviluppo; valorizzazione della memoria, della storia e del patrimonio europeo; scambi culturali e educativi per i giovani europei; pratiche artistiche e culturali contemporanee; turismo culturale e sviluppo culturale sostenibile. Tra le località del Salento in cui il monarca ha lasciato tracce importanti “spicca Porto Cesareo, con le sue torri costiere, rinate a nuova vita, poli museali e volano di sviluppo per il futuro – spiega, soddisfatto, il sindaco della marina Salvatore Albano -. Saremo presenti alla due giorni da protagonisti, con una fetta della nostra offerta turistica, su cui abbiamo puntato quando sembrava inusuale. Invece Porto Cesareo è l unica realtà locale che ha investito nel recupero architettonico e funzionale delle torri aragonesi.”. Il Convegno internazionale dal titolo: A New World. Emperor Charles V and the beginnings of globalization, organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento in collaborazione con il Comune di Lecce, si propone di promuovere l’itinerario culturale europeo European Routes of the Emperor Charles V.  Il Convegno si svolgerà il 4 novembre  2019 alle 19 nella sala Maria d’Enghien del Castello Carlo V di Lecce,  coinvolgerà alcuni docenti  del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e di altre Università europee ed alcuni componenti del Comitato scientifico dell’Itinerario Carlo V. Il giorno 5 novembre 2019 il Convegno si sposterà a Leverano nella Sala consiliare della Banca di Credito Cooperativo. Interverranno studiosi, operatori culturali locali e studenti dell’ Istituto Comprensivo Statale "Don Lorenzo Milani" Leverano (1 polo) e dell’ Istituto Comprensivo Statale "Geremia Re" Leverano (2 polo), che presenteranno i risultati dello studio della figura e virtuale presenza di Carlo V nel territorio salentino. Un importante contributo sarà anche offerto dall’ Istituto Alberghiero e Turistico Santa Cesarea Terme con l’offerta agli ospiti di una cena rinascimentale. Il Convegno è un’occasione importante per discutere sulla figura di Carlo V imperatore e sua presenza in Puglia, ma anche per inserire nell’itinerario Culturale Europeo dell’Imperatore Carlo V (ancora l’unico riconosciuto dal Consiglio d’Europa che interessi il territorio pugliese) la Città di Lecce e molti centri salentini, tra cui Porto Cesareo, che recano evidenti tracce della presenza dell’Imperatore in Puglia Si potrà costruire  una rete d’interesse per il percorso carolingio salentino e pugliese, quale segmento importante dell’itinerario Europeo dell’Imperatore Carlo V. Importante il contributo alla due giorni, da parte del Comune di Porto Cesareo, rappresentato dal presidente del Centro di Educazione Ambientale, Mino Buccolieri. La marina, da ormai 15 anni,  ha già concretamente realizzato una vera e propria rete culturale e ambientale, mettendo in stretta connessione i parchi con le torri aragonesi insistenti sul proprio territorio. Infatti le torri di Porto Cesareo, gestite direttamente dal Comune - in stretta collaborazione con le Associazioni ambientaliste Legambiente e ItaliaNostra - sono destinate a Centro Visite della Riserva Regionale ( Torre Lapillo)  e Centro di Esperienza Ambientale e Culturale (Torre Chianca), quest'ultima  gestita anche in collaborazione con L'Università del Salento e l' Area Marina Protetta di Porto Cesareo. In pochi anni le torri sono diventate beni dei veri e propri beni attrattori dell'intero Salento, tappa obbligata per molti turisti che cercano esperienze autentiche e originali per meglio conoscere le peculiarità storiche, archeologiche e naturali del territorio.

Potrebbeinteressarti