Cronaca Lecce 

“Il futuro del trasporto pubblico urbano a Lecce sarà al 100% elettrico, col filobus protagonista”: lo annuncia il direttore SGM

In arrivo 6 nuovi mezzi elettrici a Lecce. I vecchi bus a metano saranno progressivamente rottamati. SGM punta sul raddoppio delle corse per dimezzare i tempi.

Il direttore di SGM ha annunciato che il futuro del trasporto leccese sarà totalmente elettrico. Le 20 linee leccesi saranno tutte green. L’annuncio lo ha fatto il direttore SGM, Ugo Guacci, che ieri mattina è intervenuto in Commissione Traffico, a Palazzo Carafa, per gli aggiornamenti sul trasporto pubblico urbano. Per ora tutto l’esercizio è costruito intorno alla filovia che attraversa il centro, la linea M1, quella del filobus per intenderci, sulla quale non si sovrappongono più le corse. Il filobus torna protagonista grazie alla possibilità di ricaricarlo in corsa: non è più necessario attendere la notte per la carica. Il progresso tecnologico ha cambiato tutto anche a Lecce.

Per ora, ci sarà un mix di mezzi elettrici a Lecce: è appena partita una gara del Comune per l’acquisto di 6 nuovi bus elettrici da 10,50 metri.

“Rispetto al passato è cambiato il collegamento diretto fra il centro e le vie periferiche: c’è una connessione radiale più veloce - ha dichiarato Guacci - Tutti i quartieri vengono collegati al centro della città in modo celere. Partendo dalle linee centrali M1, C2 e C3 (le ultime due sono le uniche circolari rimaste, che girano intorno alla città) si innestano le linee radiali per raggiungere il centro della città, che attraversano la stessa strada nei due sensi di marcia”.

Adesso le grande partita del trasporto pubblico urbano leccese si gioca sui maggiori chilometri riconosciuti: la Regione Puglia ha aumentato di 800mila chilometri in più i percorsi urbani, ma si tratta di  un finanziamento del 65% sul totale. Attualmente i bus leccesi percorrono 1.6 milioni di chilometri nel territorio pubblico urbano di Lecce, poi si passerà a 2,4 milioni dì chilometri. Bisognerà trovare le risorse per pagare la quota comunale  (35%) di aumento chilometrico concesso dalla Regione Puglia. L’amministrazione Salvemini aveva un piano che contemplava l’aumento dei costi per gli utenti. Ora la maggioranza Poli Bortone sarà chiamata a decidere se rimodulare o meno quel progetto.


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