Cronaca Scuola Lecce 

Ambienti scolastici insostenibili: troppe scuole senza impianti di aerazione

Il Comune di Lecce cerca di correre ai ripari con i fondi PNRR. Dal 9 settembre in città troppi bimbi in “sauna” con aria stagnante.

Le scuole leccesi non sono al passo con la “rivoluzione green” che dovrebbe interessare tutte le pubbliche amministrazioni. Anche quest’anno i bambini torneranno in aule anguste dove l’aria ristagna e le infezioni attecchiscono più rapidamente (Covid, streptococco e influenze). Solo il maltempo potrà dare sollievo. A Lecce, al IV Circolo (nel plesso di via Cantobelli), hanno deciso di aprire prima, il 9 settembre, ma non ci sono impianti di aerazione nelle aule nella sede leccese di Castromediano. Per i piccoli della primaria sarà una sauna non tanto gradevole.

I fondi stanziati dal governo Conte che avrebbero dovuto cambiare la situazione degli ambienti scolastici, limitando le infezioni in classe, sembrano spariti per coprire le emergenze. Non riusciamo ad applicare la “Buona scuola” (riforma Renzi), che prevede ambienti tecnologici, spaziosi, a misura di bambino, fotovoltaico e sistemi di aerazione.

Nella situazione attuale, nella maggior parte delle scuole leccesi, viene disapplicato il decreto legislativo 81/2008 sulla Sicurezza sul Lavoro, nella parte relativa al microclima, che prevede sistemi di aerazione imprescindibili, soprattutto in aule con oltre 20 persone. L’attuale normativa prevede la tutela del benessere psicofisico del lavoratore, pertanto il microclima degli ambienti di lavoro (la scuola è un ambiente di lavoro) rappresenta un aspetto che non può e non deve essere trascurato. Condizioni termiche poco favorevoli generano discomfort ambientale e poca capacità di rendere in aula. Ecco perché al Sud, in passato, la scuola cominciava addirittura ai primi di ottobre e verso fine maggio in molti si ritiravano. Alcuni genitori provano a fare delle collette per inserire dei ventilatori in classe, ma non si può fare e spesso queste iniziative vengono stoppate.

La dirigente del IV circolo di Lecce, Tiziana Faggiano, ci spiega che in una sede il sistema di climatizzazione è stato installato grazie alla rottura della caldaia, ma per l’altra sede forse gli uffici comunali stanno aspettando un evento simile. Da 4 anni la responsabile scolastica chiede al Comune di Lecce che venga installato un sistema di aerazione.

''In Puglia - spiega l’assessore Roberto Giordano Anguilla - il 90% delle scuole non hanno impianti adeguati: solo 191 su 3197 scuole hanno i condizionatori in ogni aula. I fondi del PNRR sono la svolta per puntare sull’efficientamento energetico e cercare di recuperare quello che non è stato fatto per anni. Anche i pannelli solari sono presenti in pochissime scuole. Ho dato indicazioni all’Ufficio Gare di individuare le risorse per risolvere un annoso problema”.

Insomma, nonostante piccole isole felici, già dotate della necessaria “tecnologia green”, la maggior parte delle scuole leccesi sono bocciate già a inizio anno sui temi dell’efficientamento e dell’ammodernamento. Siamo indietro e sprechiamo il sole, una straordinaria risorsa energetica, lasciando enormi tetti delle scuole pubbliche senza fotovoltaico. Troppe classi, dalle primarie in poi, anche quest’anno, non garantiranno ambienti vivibili.

G.G.


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