Cronaca Lecce 

Caso giudice Errede, la Procura di Catanzaro indaga per diffamazione aggravata per denominazione omofoba

L'imputato in un procedimento per corruzione in atti giudiziari ha presentato a sua volta denuncia contro i militari del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Lecce.

Inchiesta Tribunale di Lecce: il giudice Errede vittima di diffamazione aggravata per denominazione omofoba di atti di indagine da parte dei militari del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Lecce.

A seguito della denuncia presentata dallo stesso giudice Errede per espressioni omofobe utilizzate in atti pubblici di indagine da parte dei militari della Guardia di Finanza delegati alle indagini e alle intercettazioni, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha aperto un fascicolo per diffamazione aggravata in danno di Errede che compare in quel fascicolo come persona offesa dal reato previsto e punito dall’art. 595 co. 3 c.p.

Il fascicolo è stato aperto dal PM Sarah Cacciaguerra a carico di ignoti, ma lo stesso Errede, con memoria, intende sollecitare il PM ad iscrivere nel registro degli indagati i militari delegati all’attività di indagine che curavano la tenuta dei brogliacci delle intercettazioni.

''Già dal tenore della denuncia - spiega la difesa - sono assolutamente individuabili i nominativi dei militari responsabili dell’illecito penale ipotizzato dalla PM di Catanzaro per cui si intende sollecitare la stessa PM titolare del fascicolo ad iscrivere nel registro degli indagati quei nominativi contro cui il giudice Errede ha sporto denuncia. Il magistrato, nel presentare anche esposto alle competenti autorità militari, ha già chiesto che i militari responsabili siano rimossi dalla indagine proprio per il pregiudizio, anche omofobo, mostrato dai militari inquirenti in spregio al loro dovere di imparzialità''.


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