Cronaca 

Osapp Puglia: ''Decreto Nordio fallimentare e pericoloso per il sistema carcere''

Per il Segretario Regionale Ruggiero Damato il provvedimento nulla ha a che fare con la gravissima carenza di personaletra le fila della Polizia Penitenziaria.

Il Segretario Regionale Osapp Puglia Ruggiero Damato, analizzandolo il Decreto Nordio, ritiene opportuno fare delle considerazioni.

''Il Capo DAP (Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria), Giovanni Russo, ha riferito in Commissione Giustizia al Senato che, per effetto del decreto-legge sulle carceri varato nella settimana scorsa dal Governo, ci saranno 1.000 unità in più nella Polizia Penitenziaria da sommare alle mille assunzioni già dettate dalla legge di bilancio per il 2023, ed esattamente 500 entro l'ottobre 2025, e 500 entro ottobre 2026. In totale, per il Capo del DAP, 2.000 agenti, oltre al turn over''.

''Quanto dichiarato dallo stesso Capo del DAP solo il 15 aprile scorso ha chiesto iniziative legislative finalizzate a trattenere in servizio, su base volontaria, gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria per due anni oltre il limite d'età ordinamentale, in considerazione delle difficoltà nel 'recuperare il gap assunzione connesso al rinvio degli iter concorsuali conseguenziali alla situazione pandemica' del Covid.
Basterebbe leggere la relazione tecnica al decreto-legge in esame per scoprire che quelle assunzioni aggiuntive dovranno essere utili alle accresciute esigenze di sorveglianza conseguenti all'aumento dei colloqui telefonici per i detenuti introdotto dallo stesso provvedimento e nulla a che fare con la gravissima carenza di personale nelle file della Polizia Penitenziaria''.

''In altra audizione, sempre il Capo del DAP, informò dell'apertura di nuovi padiglioni e spazi detentivi, entro il 2026, per 3.940 posti in più, che da soli richiederanno, almeno 2.246 agenti ulteriori altro che lo spot di 1.000 nuove assunzioni, bisognerebbe inoltre aggiungere quelli necessari per mettere in funzione i tre nuovi istituti penali per minorenni a Lecce, Santa Maria Capua Vetere e Rovigo. Ma se non si volesse dare troppa retta a chi rappresenta donne e uomini della Polizia Penitenziaria, quanto innanzi esposto e tutto documentabile, basterebbe dare un'occhiata alla realtà dei numeri ufficiali al 31 gennaio degli anni 2022, 2023 e 2024 per riscontrare che nell'organico del Corpo di Polizia Penitenziaria effettivamente in servizio c'erano, rispettivamente, 36.155, 36.101 e 35.998 agenti, mentre erano 40.134 al 31 gennaio 2010. Dati inconfutabili'', conclude Damato.


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