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Delinquenti e azioni quotidiane da non sottovalutare, l'sms: ''Ciao mamma...''

L'Aduc denuncia il fenomeno e chiede il rispetto delle regole che già ci sono in tema di privacy.

''Ciao mamma, ho perso il telefono, questo è il mio nuovo numero, puoi salvarlo e scrivere su whatsapp? https://wa.me/+393445726086''. E’ il testo di un sms arrivato sul telefono dell’Ufficio Stampa di Aduc che mamma non è, ma tutto fa brodo... Perché questi delinquenti che si appropriano dei nostri numeri di telefono grazie alla complicità dei gestori telefonici e inviano questi messaggi, non hanno scrupoli: mamme, babbi, figli, nonni, uffici stampa, ecc.

Come ricordano dall'Associazione Diritti Utenti e Consumatori: ''Pecunia non olet, ossia il denaro non ha odore, come dicevano i latini. Figurarsi un qualche scrupolo di coscienza, perchè magari il suo procacciamento rubando a persone più o meno deboli o che non c’entrano nulla''.

''Riportando questo sms abbiamo scoperto l’acqua calda? No, perché serve a ricordare a tutti, incluse le persone che ci governano, quelle che fanno le leggi, quelle addette alla nostra sicurezza, che siamo circondati di delinquenti. E che questi delinquenti permangono e proliferano non solo perché l’essere umano è quello che è, ma perché ci sono altre persone (singole o in società) che ne approfittano perché chi deve fare il proprio dovere lo fa male''.

''Non serve l'inasprimento delle pene (attività primaria di chi ci governa e del legislatore), ma sarebbe più che sufficiente il rispetto delle regole che già ci sono, facendo pulizia anche all’interno degli addetti alla nostra sicurezza di chi è complice e clemente nei confronti di questi delinquenti. Siamo esagerati? Ma, allora, chi è che dà a questi delinquenti gli elenchi dei numeri di telefono che, quando facciamo un contratto, firmiamo e contro-firmiamo che non vogliamo pubblicità?'', concludono dall'Aduc.


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