Cronaca 

Dehors a Santa Caterina, dal Consiglio di Stato via libera al ridimensionamento

Respinta l’istanza cautelare del ristorante via Micca: prevalgono le ragioni dell’ente

Il Consiglio di Stato rigetta l’istanza cautelare promossa dalla società M2c Food & Service s.r.l., titolare del ristorante “Le Terrazze” su via Pietro Micca a Santa Caterina. Ora il ristorante dovrà ridimensionare la pedana e il dehors che in precedenza gli erano stati autorizzati.

I fatti. Nel 2020 la società chiede e ottiene allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di poter occupare permanentemente il tratto di strada pubblica antistante per posizionarvi una pedana in legno, con sovrastante dehors di 36 metri quadri, a distanza di un solo metro dalla parete del ristorante. Tuttavia, l’anno seguente la giunta, preso atto delle problematiche create dalla struttura al transito dei pedoni, rimodula l’area pubblica suscettibile di occupazione da parte del ristorante, riducendola a 24 metri quadri e prescrivendo il distanziamento di due metri del dehors dalla parete del ristorante. Ciò al fine di consentire, nel rispetto del Codice della Strada, un adeguato passaggio dei pedoni dal marciapiede di via Micca che costeggia il ristorante. Sicché, gli uffici comunali, con apposita determinazione, intimano alla società di adeguare la struttura esterna alle nuove decisioni assunte dalla giunta. Il titolare del ristorante, però, impugna al Tar Lecce la decisione del Comune di Nardò, ritenendola pregiudizievole e illegittima sotto vari profili.

L’amministrazione comunale decide di difendere la sua decisione affidandosi all’avvocato Paolo Gaballo, il quale evidenzia che la struttura in precedenza assentita non è riproponibile, poiché (in contrasto il Codice della Strada) crea un corridoio attraversabile dai pedoni solo a senso unico alternato, soprattutto se impegnato da soggetti diversamente abili, in uno dei tratti viari più trafficati della marina, che rappresenta la via d’uscita dall’abitato in cui si convoglia il traffico veicolare proveniente dal lungomare. A maggio 2022 il Tar Lecce, Sezione Prima (estensore Silvio Giancaspro - presidente Ettore Manca), accogliendo le tesi difensive dell’avv. Gaballo, rigetta l’azione del ristorante, ritenendo legittimi i provvedimenti assunti dalla giunta e dagli uffici comunali. In particolare, secondo il Tar, «è di solare evidenza che un corridoio tra il fabbricato e il dehors largo soltanto un metro costituisce un ostacolo, non altrimenti ovviabile, per il transito delle persone con disabilità, la qual cosa senza meno giustifica l’esercizio del potere” posto in essere dal Comune di Nardò, “che pertanto merita di essere confermato». Il ristorante “Le Terrazze”, però, appella la decisione al Consiglio di Stato, che respinge l’istanza cautelare monocratica, rinviando la decisione collegiale all’udienza del 7 luglio. Nelle more il dehors viene sequestrato dalla Polizia Locale con un provvedimento convalidato dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Lecce Massimiliano Carducci.



Questa mattina il Consiglio di Stato, accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Paolo Gaballo per conto del Comune di Nardò, ha rigettato l’istanza cautelare del ristorante, ritenendo che «l’appello non presenta apprezzabili elementi di “fumus” atteso che la valutazione del Comune circa la non derogabilità delle distanze prescritte dal Codice della Strada, per ragioni di tutela della sicurezza della circolazione, dei pedoni, e della pubblica incolumità, non risulta né illogica né irragionevole, tenuto conto dello stato dei luoghi quale documentato in atti; rilevato peraltro che non sussiste nemmeno un pregiudizio grave e irreparabile derivante dalla sentenza impugnata, atteso che l’occupazione di suolo pubblico non è inibita tout court, ma risulta solo ridimensionata; rilevato, altresì, che, successivamente alla proposizione dell’istanza cautelare è intervenuto anche il sequestro preventivo penale del dehors».Ora il dehors dovrà necessariamente essere ridimensionato secondo la decisione del Comune.



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