Cronaca 

Incidenti gravi, dopo la «pausa» legata al Covid tornano a salire: 12 decessi nel 2021

I dati del Seus del 118 evidenziano i numeri in risalita. DS Carlà: «Colpa di alcool e guida distratta da cellulari»

Dopo una “pausa” legata alle restrizioni causate dalla pandemia, ricomincia a salire il numero degli incidenti gravi con morti e feriti. Il dato emerge dalle analisi del Servizio di Emergenza-Urgenza Sanitaria 118 della Asl di Lecce da inizio 2019 al 30 settembre 2021.

«Abbiamo inteso analizzare tutti gli eventi gestiti dal SEUS 118, estrapolando l’attivazione del Sistema di Emergenza Territoriale esclusivamente per la patologia traumatica - ha dichiarato il Direttore del Seus 118 Dott. Maurizio Scardia - abbiamo estratto i dati relativi agli incidenti stradali e quelli avvenuti in ambito lavorativo, in cui è stato attivato lo SPESAL (Servizio Prevenzione e sicurezza ambiente di lavoro della ASL) e, spesso i Vigili del Fuoco. In particolare, abbiamo voluto verificare se e come la pandemia da Covid19 ha influito sul numero e sulla gravità degli eventi traumatici. Dall’analisi dei dati si evidenzia come nel 2020, anno cruciale delle misure legate alla pandemia, si sia verificata una riduzione dei traumi in generale e degli incidenti stradali in particolare (dato generale: 12.661 nel 2019, 11.143 nel 2020 – dato inc. stradali: 2284 Vs 1556), con evidente impatto del lockdown sulla circolazione stradale».

La situazione è cambiata nell'anno in corso: «Questo differenziale si è attenuato con la fine del lockdown nel 2021, che vede la risalita degli incidenti stradali: dal 1 gennaio al 30 settembre 2021 se ne contano ben 1658. Per quanto riguarda i codici di gravità - continua Scardia - i codici gialli e i rossi in particolare presentano negli anni esaminati una percentuale costante. I decessi registrati per incidenti stradali sono stati: 28 nel 2019, 9 nel 2020 e 12 nei 9 mesi del 2021. Anche in questo caso, il numero dei decessi per incidente stradale nel 2020 ha visto una netta riduzione rispetto al 2019. Per quanto attiene i traumi gravi, vanno considerati gli esiti invalidanti, che secondo l’attuale letteratura scientifica risultano essere in media di 3 invalidi permanenti per ogni decesso. Il numero di infortuni e incidenti sul lavoro non ha subito significative variazioni, con prevalenza dei codici giallo e rosso».

«Questi dati, che equivalgono a vite, spesso interrotte e mutate per sempre, ci dicono di quanto sia centrale completare e implementare la Rete traumatologica e di quanto sia determinante il ruolo del Seus 118 e delle altre articolazioni della rete che si prende cura dei nostri cittadini H24, nei piccoli e nei grandi incidenti quotidiani, di notte e di giorno, senza sosta - ha commentato il Direttore sanitario Roberto Carlà - I dati sugli incidenti sul lavoro, benché costanti, ci chiamano con forza ai nostri doveri di prevenzione e sorveglianza con cui vogliamo interrompere quello che, a livello nazionale, appare come un bollettino di guerra. Rispetto agli incidenti stradali, per cui nei primi 9 mesi del 2021 contiamo 12 morti, vogliamo lanciare un netto monito ai concittadini, ai più giovani in particolari, per porre un freno agli incidenti alcoolcorrelati e a quelli causati da disattenzione legata all'uso improprio di dispositivi elettronici durante la guida» ha concluso il Direttore sanitario.


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