Cronaca Casarano 

Covid, movida nell'occhio del ciclone, i ristoratori insorgono: «Non siamo malavitosi»

I gestori dei pub di Casarano in un lungo post su Facebook scrivono alle istituzioni per denunciare i numerosi controlli da parte delle forze dell'ordine

«Basta controlli come se fossimo dei malavitosi»: i gestori di pub e caffetterie di Casarano non ci stanno e scrivono alle istituzione per chiedere una maggiore collaborazione. 

Dopo 3 mesi di chiusura forzata a causa della pandemia,  ricominciare a lavorare con regole stringenti e non è semplice per nessuno. Soprattutto poi se il lavoro è in qualche modo ostacolato da numerosi controlli da parte delle forze dell'ordine. Da qui il duro sfogo da parte dei gestori di alcuni locali della movida casaranese.

«Dopo l’ennesima serata nella quale abbiamo cercato, faticosamente, di dare continuità alle nostre aziende, con i loro occupati, trascorsa anche a difenderci dai comportamenti delle forze dell’ordine, si rende necessario ripristinare la verità dei fatti e delle cose - inizia così un longo sfogo su Facebook da parte di alcuni ristoratori del Comune del Sud Salento - Dopo 3 mesi abbiamo riaperto tra dubbi, incertezze normative ed economiche, e siamo finiti per diventare il “capro espiatorio” di controlli quasi simili a quelli fatti ai malavitosi, come se il solo fatto di aprire dopo le 20, fosse di per sè, già una colpa. Chiediamo e offriamo collaborazione, alle istituzioni, alle forze dell’ordine e alla società civile. 

A nostre spese, con fatica e sacrificio, ci impegniamo a far rispettare le regole del distanziamento, negli spazi di nostra competenza, non potendo e non avendo l’autorità per fare altrettanto in quelli pubblici. Senza la collaborazione dei nostri stessi clienti (per fortuna non tutti) che infischiandosene delle sanzioni alle quali siamo esposti, nonostante le continue raccomandazioni degli addetti, non rispettano le regole».


Foto di repertorio

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