Cronaca Economia e lavoro Lecce Otranto Consorzio di tutela olio DOP Terra d’Otranto, approvato nuovo disciplinare di produzione dal Ministero dell’Agricoltura Camera di Commercio di Lecce e Consorzio olio DOP Terra d’Otranto alleati per il rilancio dell’olio extra vergine di oliva DOP Terra d’Otranto. 19/05/2025 circa 3 minuti Il Consorzio di tutela olio DOP Terra d’Otranto ottiene l’approvazione del nuovo disciplinare di produzione da parte del Ministero dell’Agricoltura. Camera di Commercio di Lecce e Consorzio olio DOP Terra d’Otranto alleati per il rilancio dell’olio extra vergine di oliva DOP ''Terra d’Otranto''.A tutela degli investimenti effettuati ed in corso viene salutato con particolare favore il recente decreto del Ministero dell’Agricoltura che aggiunge, in via definitiva e non più temporanea, nuove cultivar al disciplinare che regola la produzione dell’olio extra vergine di oliva della DOP ‘Terra d’Otranto’, che si caratterizza per elevati standard qualitativi dell’olio extra vergine prodotto nelle campagne del Salento (intera provincia di Lecce e parte delle province di Brindisi e Taranto).Il nuovo disciplinare definitivamente approvato dal Ministero al termine dell’iter procedurale avviato ad iniziativa del Consorzio di tutela dell’olio DOP “Terra d’Otranto” è stato illustrato questa mattina dal suo Presidente, Giovanni Melcarne, unitamente al Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci, con l’ausilio tecnico del Segretario Generale della Camera di Commercio, Francesco De Giorgio.Particolarmente importanti le novità contenute nel Decreto ministeriale che riguardano le cultivar con le quali può essere prodotto l’olio con la denominazione protetta ‘Terra d’Otranto’. Il prodotto dovrà contenere per il 60%, oltre alle cultivar tradizionali Cellina di Nardò e Ogliarola, anche le nuove cultivar resistenti/tolleranti alla xylella; Leccino, FS17 (denominata Favolosa), Lecciana e Leccio del Corno. La zona di produzione degli oliveti è rappresentata dall’intera provincia di Lecce e da parte delle province di Brindisi e Taranto.Il nuovo disciplinare contiene poi una semplificazione di tutte le norme da seguire nella presentazione e nelle caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche del prodotto DOP che sono state positivamente commentate dai produttori e dai rappresentanti delle Associazioni agricole che sono intervenute alla presentazione presso la Camera di Commercio.In particolare le nuove norme abbassano gli indici di acidità ed il numero dei perossidi, a tutela della qualità del prodotto; si potranno utilizzare olive raccolte massimo entro il 15 novembre (prima il limite era entro il 31 gennaio).All’Organismo affidatario del controllo verrà richiesto di verificare ed effettuare una stima pre-raccolta delle olive, al fine di rafforzare la tracciabilità del prodotto.“Si punta insomma ad un livello qualitativo ancora più elevato che si presti oltre al consumo a km 0 anche ad una commercializzazione più moderna ed estesa in campo nazionale e internazionale per chi vuole continuare ad assaporare il Salento, ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio, Mario Vadrucci, nel suo intervento.“Ritengo che stiamo supportando il Consorzio di tutela e le Associazioni di categoria – ha poi ribadito Vadrucci - affinché, loro tramite, i produttori salentini si dirigano verso un’agricoltura più moderna, che punta sulla qualità, ma anche sulle iniziative commerciali e di marketing capaci di far apprezzare il nostro olio. La Camera di Commercio di Lecce sarà a disposizione con la sua struttura per affiancare gli sforzi di un settore fondamentale per l’economia del nostroterritorio”.''Un risultato unico nel suo genere – afferma il Presidente del Consorzio di tutela olio DOP ‘Terra d’Otranto’ Giovanni Melcarne. Le novità contenute nel decreto del 30 aprile scorso costituiscono lo strumento perfetto per far ripartire le tante aziende salentine della filiera olivicola. Il nuovo disciplinare prevede, infatti, 3 pilastri fondamentali: garanzia dell’origine, altissima qualità dell’olio e libertà d’impresa. Oggi più che mai, possiamo dire che avremo un olio extravergine certificato unico, made in Salento. Desidero ringraziare i componenti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio che, con lungimiranza e professionalità, hanno lavorato intensamente per ottenere questo importante risultato a favore dell’intera economia salentina. Un ringraziamento particolare va rivolto ad Unaprol – area Coldiretti che, tramite il suo Direttore Dott. Nicola Di Noia, ha affiancato il Consorzio durante l’iter di approvazione del nuovo disciplinare''.
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