Cronaca Politica Lecce Ristrutturazioni e ''case più alte a Lecce'': la proposta in Commissione Si potranno costruire residenze fino a due piani in più, ma l’opposizione protesta contro l’esclusione di alcune zone. 16/05/2025 circa 3 minuti La proposta di delibera sugli incentivi volumetrici, per ristrutturare la propria casa o per abbatterla e rifarla aumentando le cubature e arrivando anche a edificare due piani in più, è sbarcata ieri in Commissione Urbanistica.Il provvedimento discusso a Palazzo Carafa applica la legge regionale 36/2023 pensata per promuovere il recupero, il riuso, il miglioramento della qualità architettonica, la stabilità e l'efficientamento energetico dei beni immobili che sono in uno stato di degrado: l'incremento del volume delle abitazioni verso l'alto è un incentivo che si concede ai proprietari per spingerli a riqualificare i propri immobili, migliorando così l'aspetto dei quartieri. Naturalmente, l'aumento volumetrico non è gratuito: bisogna pagare al comune gli standard urbanistici, cioè il prezzo per non aver edificato parcheggi o altro verde, pur avendo costruito ulteriormente."L'aumento è del 20 per cento della volumetria complessiva per ampliare edifici già esistenti da destinare a residenza, ma non oltre 300 metri cubi per gli edifici nelle zone agricole il limite è di 200 metri cubi - ha spiegato il dirigente comunale Maurizio Guido - Si prevede il 35 per cento per edifici residenziali esistenti da demolire e ricostruire"."Abbiamo interessato una larghissima parte delle zone B, delle zone C e delle zone E tipizzate dal vigente Piano regolatore generale - ha spiegato nella sua esposizione l'assessore all'Urbanistica, Gianpaolo Scorrano - Sono esclusi gli immobili costruiti nel 1950 e negli anni precedenti. Escluse anche le zone D ed F, zone industriali, artigianali e a servizi, dove può essere prevista la costruzione di abitazioni. È stata eliminata anche la zona di Piazza Mazzini".La minoranza ha però obiettato che sono stati esclusi troppi immobili in maniera discrezionale. I consiglieri Antonio De Matteis, Christian Gnoni, Giovanni Occhineri, Andrea Fiore e Marco De Matteis hanno espresso diverse perplessità in un comunicato: ''Durante la discussione in Consiglio Comunale, il governo ha chiaramente dichiarato che avrebbe applicato questa opportunità a tutto il territorio comunale, proprio per evitare discrezionalità nella scelta. Ci sono tante zone B e C stralciate senza un motivo - attaccano - Non vogliamo che ci sia discrezionalità nella scelta di dove applicare questa legge. Sono sparite dal deliberato le zone E. All'interno delle zone previste sono comunque stati esclusi diversi immobili, pur nn vincolati, percé ritenuti di pregio. Chi ha deciso quali immobili sono di pregio e con quale criterio?''."Abbiamo escluso soltanto gli immobili che il PUG di Salvemini definiva meritevoli di tutela - replica Scorrano - Oggi veniamo a sapere che voi, che eravate pronti a votarlo un anno fa, oggi non siete d'accordo".I consiglieri di minoranza hanno replicato che il Piano Urbanistico dell'amministrazione Salvemini non solo non è mai stato adottato, ma non è stato mai discusso in commissione o in Consiglio. Per De Matteis "non si può pensare di stralciare immobili che non sono vincolati e senza spiegazioni".I consiglieri di minoranza spiegano che "sono state escluse le aree D ed F, intercluse nelle zone omogenee B e C, da destinare a residenza o usi connessi, dall'applicazione, pur avendo dichiarato e riportato nell'ordine del giorno passato in Consiglio che era intenzione di questa amministrazione fare rientrare anche questi immobili. Un successivo regolamento determinerà il contributo relativo agli oneri per la monetizzazione delle aree a standard. I consiglieri di opposizione chiedono un passo indietro per concedere gli incentivi anche sulle zone agricole E, per gli immobili legittimamente edificati".Ma, in chiusura di Commissione, è stato proprio il dirigente Maurizio Guido a chiarire che "le esclusioni di beni immobili non vincolati sono basate su studi che sono duranti 20 anni e che tendono ad evitare problemi paesaggistici e di omogeneità in alcuni quartieri". La proposta di delibera sarà votata prossimamente in Commissione e poi portata in Consiglio.
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