Cronaca Politica Lecce 

Alloggi popolari in cambio di voti: 12 condanne a Lecce

Gli arresti avvennero nel 2018. Amministratori e tecnici comunali avrebbero assegnato alloggi di edilizia popolare in cambio di voti ai candidati e regali.

E' arrivata dopo anni, a Lecce, la sentenza di secondo grado sul processo per l'assegnazione pilotata di alloggi popolari nel capoluogo salentino. All'origine, un presunto scambio di case di edilizia popolare in cambio di preferenze in cabina elettorale, tra il 2013 ed il 2017. Decaduta l’associazione per delinquere e assoluzioni per diverse ipotesi di reato contestate in primo grado.

Sono in totale 12 le condanne per ex amministratori pubblici, dirigenti comunali e cittadini coinvolti nella vicenda. Tra loro figurano gli allora assessori comunali Luca Pasqualini, che è stato condannato a 5 anni di reclusione, ed Attilio Monosi, che dovrà scontare 3 anni e 6 mesi. Condanne anche per Antonio Torricelli a quattro anni, mentre è stato assolto Damiano D'Autilia, attuale presidente di Sgm. 

Sono stati inoltre condannati: Sergio De Salvatore, 3 anni; Monica Durante, 3 anni; Monia Gaetani, 4 anni; Pasquale Gorgoni, 3 anni; Liliana Guido, 2 anni e 8 mesi; Raffaele Guido, 2 anni e 6 mesi e 4300 euro di multa; Giuseppe Nicoletti, 10 mesi; Paolo Rollo, 3 anni e 6 mesi; Francesca Sansò, 2 anni e 8 mesi.

Non doversi procedere per: Nunziatina Brandi, Antonio Briganti, Angelica Camassa, Barbara Cazzella, Rosario D’Elia, Douglas Durante, Cristian Elia, Andrea Mello, Piergiovanni Miggiano, Gessyca Palazzo, Laura Panzera, Piera Perulli, Nicolina Pulimeno, Vincenzo Raho, Salvatore Rizzo, Amedeo Scialpi, Vanessa Tornese. Assolti con formula piena: Giovanni Bene, Rosario D’Elia, Luisa Fracasso, Raffaele Riccardi, Diego Monaco, Giuseppe Naccarelli, Giuseppe Nicoletti e Giovanni Puce.


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