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S.I.A.P. ''Errore grave chiudere il Reparto Prevenzione Crimine di Lecce. Lo Stato non è un'azienda''

Il sindacato lo considera un presidio essenziale per la sicurezza pubblica e il contrasto alla criminalità organizzata nel territorio. Domani un incontro.

Il S.I.A.P., attraverso una nota a firma di Gianluigi Casciaro, Segretario Generale Provinciale del sindacato, esprime forte preoccupazione per l’ipotesi di chiusura del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, un presidio essenziale per la sicurezza pubblica e il contrasto alla criminalità organizzata nel territorio. Il sindacato commenta duramente la scelta: “Gli investimenti in sicurezza non possono essere subordinati a logiche di risparmio o razionalizzazione burocratica. Smantellare un reparto di prevenzione in un’area ad alto rischio significa lasciare ulteriore spazio alla criminalità, vanificando gli sforzi fatti negli ultimi anni per affermare la legalità. Il Mezzogiorno ha bisogno di più Stato, non di meno”.

Il Reparto Prevenzione Crimine di Lecce è nato nel 1996 come baluardo contro la Sacra Corona Unita, in una fase delicatissima della lotta alla criminalità organizzata, con il maxi processo che ha inferto colpi durissimi ai clan. Oggi, il rischio è che il ritiro dello Stato possa vanificare quel lavoro, lasciando il territorio più esposto all’azione della malavita.

“La desertificazione istituzionale e infrastrutturale del Sud è un problema che si riflette direttamente sulla sicurezza. I dati parlano chiaro: la rete dell’alta velocità ferroviaria è concentrata per l’88% al Nord, mentre nel Mezzogiorno è presente solo in Campania per 181 km. La rete autostradale è quasi la metà rispetto al Settentrione e le opportunità di lavoro stabile sono sempre più rare. Questo quadro ha conseguenze dirette: tra il 2002 ed il 2021, 2,5 milioni di persone hanno lasciato il Sud, di cui oltre un milione di giovani sotto i 35 anni”.

“Non possiamo pensare che la sicurezza si garantisca solo con la presenza delle forze dell’ordine. Servono infrastrutture, sviluppo economico e opportunità di lavoro dignitose. Dove lo Stato si ritira, la criminalità avanza. Chiudere il Reparto Prevenzione Crimine di Lecce sarebbe un passo indietro gravissimo”.

Il S.I.A.P. chiede con forza che si riconsideri questa decisione e che si investa con coraggio nel rafforzamento della presenza dello Stato, a partire dalla sicurezza, ma senza dimenticare che questa va di pari passo con lo sviluppo economico e sociale del territorio.

“Per questi motivi, domani mattina, nella sala riunioni di viale Oronzo Quarta a Lecce, ci troveremo in conferenza stampa, assieme a diversi sindaci e amministratori del territorio, al Presidente nazionale S.I.A.P. Francesco Tiani, a Renato De Scisciolo, Presidente dell’Associazione Antiracket e Antimafia Puglia ed a Dimitri Cataldo, Segretario Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia”, chiosa il Segretario Provinciale S.I.A.P. di Lecce, Casciaro.


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