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A Cavallino la presentazione del libro ''Le ultime tarantate''

Appuntamento il 10 novembre nel Palazzo Ducale con gli autori Angelo Angelastro e Pierpaolo De Giorgi.

Si terrà giovedì 9 novembre, alle ore 18:00 nella Sala Consiliare «Mario Gorgoni» del Palazzo Ducale dei Castromediano a Cavallino, la presentazione del volume di Angelo Angelastro e Pierpaolo De Giorgi ''Le ultime tarantate'' (Congedo Editore)

Ad aprire l’incontro saranno i saluti del Sindaco della Città di Cavallino Bruno Ciccarese Gorgoni, mentre a dialogare con l’autore Pierpaolo De Giorgi sarà il Prof. Paolo Pellegrino, docente di Estetica di Unisalento. Sarà presente l’editore, Mario Congedo. Modera lo scrittore e poeta Maurizio Nocera.

Il volume contiene per un verso alcune straordinarie foto inedite scattate da Angelo Angelastro, caporedattore del Tg1 Rai, il 29 giugno del 1978 alle tarantate impegnate nel loro antico rituale a Galatina. Per l’altro verso, offre un testo innovativo del ricercatore Pierpaolo De Giorgi, che da molti anni lavora sul fenomeno, evidenziando tanto la sua natura di risorsa terapeutica gestita dalle donne, quanto la grande prossimità del fenomeno con la straordinaria cultura pitagorica e spartana delle Taranto magnogreca.

Nell’estate del 2017 Pierpaolo De Giorgi è ospite, assieme al suo gruppo dei Tamburellisti di Torrepaduli, della rubrica Persone di Rai 1, diretta dal regista Angelo Angelastro. Durante le riprese, tra una pizzica scherma e un’esibizione di tamburi a cornice, Angelastro confida a De Giorgi di conservare nel cassetto alcune foto di tarantate scattate da lui, giovane cronista, nel corso di un servizio televisivo nel lontano 1978. De Giorgi propone di corredare le foto con uno scritto critico inedito, utile a dipanare l’intricata matassa del tarantismo e a portarne alla luce alcuni aspetti inediti.

In particolare, lo studioso intende mostrare come il tarantismo sia una risorsa terapeutica gestita tradizionalmente dalle donne delle comunità di appartenenza, e non un rito che offre una cura illusoria mettendo allo scoperto le «frane della psiche» di persone di sesso femminile vittime di oppressioni e di preclusioni erotiche. Non passa molto tempo, e viene coinvolto l’editore Mario Congedo, interessato a pubblicare un resoconto culturale di alto livello delle stravaganti vicende del rito musicale e coreutico che si verificava nel 1978 a Galatina, nella Cappella di San Paolo.

Si decide di fare un volume agile, divulgativo, senza per questo cedere a facili ed errate ricostruzioni di uno tra i più interessanti dei fenomeni tradizionali dell’intero Mediterraneo. Ne nasce un volume utile per spiegare un fenomeno di estrema complessità, che ha interessato per sette secoli medici, musicisti e antropologi e che mette al centro la medicina millenaria dell’armonia degli opposti. Il tarantismo, al contrario, è stato osservato dal grande etnologo Ernesto De Martino e collaboratori con una indagine celebre e utile, ma che si serve della prospettiva riduttiva di un «meridionalismo alla rovescia», specularmente opposto a ciò esso che è veramente, ossia una grande risorsa femminile, artistica e al contempo terapeutica.

Il volume contiene per un verso alcune straordinarie foto inedite scattate il 29 giugno del 1978 alle tarantate impegnate nel loro antico rituale a Galatina da Angelo Angelastro, caporedattore del TG1 RAI. Per l’altro verso, offre un testo innovativo del ricercatore e filosofo Pierpaolo De Giorgi, che da molti anni lavora sul fenomeno, evidenziando tanto la sua natura di risorsa terapeutica gestita dalle donne, quanto la grande prossimità del fenomeno con la straordinaria cultura pitagorica e spartana delle Taranto magnogreca.

Nell’estate del 2017 Pierpaolo De Giorgi è ospite, assieme al suo gruppo dei Tamburellisti di Torrepaduli, di una delle più belle trasmissioni culturali della televisione, la rubrica “Persone” di Rai 1, diretta dal regista Angelo Angelastro. Durante le riprese, tra una pizzica scherma e un’esibizione di tamburi a cornice, Angelastro confida a De Giorgi di conservare nel cassetto alcune foto di tarantate scattate da lui, giovane cronista, nel corso di un servizio televisivo del lontano 1978. De Giorgi propone di corredare le foto con uno scritto critico inedito, utile a dipanare l’intricata matassa del tarantismo e a portarne alla luce alcuni aspetti inediti. In particolare lo studioso intende mostrare come il tarantismo sia una risorsa terapeutica gestita tradizionalmente dalle donne delle comunità di appartenenza, e non un rito che offre una cura illusoria mettendo allo scoperto le “frane della psiche” di persone di sesso femminile vittime di oppressioni e di preclusioni erotiche.

Non passa molto tempo, e viene coinvolto l’editore Mario Congedo, interessato a pubblicare un resoconto culturale di alto livello delle stravaganti vicende del rito musicale e coreutico che si verificava nel 1978 a Galatina, nella Cappella di San Paolo. Lungo e complesso è il lavoro di restauro delle foto, mirato a restituire i particolari delle immagini nel modo più nitido possibile.

Anche lo scritto di De Giorgi ha bisogno di continue revisioni per poter rendere in modo semplice e comprensibile un fenomeno di estrema complessità, che ha interessato per sette secoli medici, musicisti e antropologi e che mette al centro la medicina millenaria dell’armonia degli opposti. Il tarantismo, al contrario, è stato osservato dal grande etnologo Ernesto De Martino e collaboratori con una indagine celebre e utile, ma che si serve della prospettiva riduttiva di un “meridionalismo alla rovescia”, specularmente opposto a ciò esso che è veramente, ossia una grande risorsa femminile, artistica e insieme terapeutica.

Angelo Angelastro, giornalista a 21 anni, cultore di letteratura anglo-americana, fotografo instancabile, Angelo Angelastro ha lavorato in RAI dal 1977. Fin dagli anni Ottanta si è dedicato alle cronache della cultura e dello spettacolo. Inviato in Italia e all’estero ai più importanti eventi di questi settori, ha intervistato per il TG1 i grandi protagonisti di musica, letteratura, cinema, teatro, danza, arte, scienza e religione. Nominato caporedattore, dal 2001 al 2007 ha diretto la Redazione Società del primo telegiornale italiano. Ha curato numerosi speciali e ideato due rubriche settimanali: TG1 Incontri e TG1 Persone (in onda su RaiUno). Nel 2013 ha pubblicato, con Bolis edizioni, il volume Mondi miei, commentato dal grande fotografo Gianni Berengo Gardin. Si tratta di un diario per immagini e parole di un viaggio intercontinentale durato decenni da Cuba al Marocco, dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Russia al Giappone. Del 2015 il romanzo Il bel tempo di Tripoli, pubblicato da Edizioni e/o, centrato sulla storia vera del Capo Ufficio stampa della milizia fascista in Africa orientale. Il libro indaga su un capitolo ancora oscuro della nostra storia: il controverso passato coloniale.

Pierpaolo De Giorgi, laureato in Filosofia presso l’Università di Perugia, tesi in Estetica, con Sergio Givone, è etnomusicologo, musicista, poeta, estetologo. Ha effettuato una lunga ricerca sulle tradizioni del Salento e ha collaborato con le cattedre di filosofia teoretica e di estetica dell’Università del Salento. Nel 1990 ha fondato il gruppo “I Tamburellisti di Torrepaduli”, che guida tuttora, con il quale ha pubblicato molti dischi di successo e ha suonato in tutto il mondo, provocando la nascita-rinascita del genere pizzica. Ha tradotto in italiano La danza delle spade e la tarantella di Marius Schneider (Argo, 1999) e ha pubblicato Tarantismo e rinascita (Argo, 1999), L’estetica della tarantella (Congedo 2004), Pizzica e tarantismo (Edit Santoro, 2005), I poeti del vino (Congedo 2007), Il mito del tarantismo (Congedo, 2008), La pizzica, la taranta e il vino: il pensiero armonico (Congedo 2010), La rinascita della pizzica: testi, poesia e storia dei Tamburellisti di Torrepaduli. La via della Taranta (Congedo 2012), che riformulano radicalmente le tesi sul tarantismo e sulla tarantella iatromusicale. Nel 2017 Antonella Caramia ha girato il film Tarantismo e armonia tutto incentrato sulle tesi di De Giorgi. Già funzionario e ricercatore della Regione Puglia, è cittadino onorario di Nemea, in Grecia, e di Ruffano.


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