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Puglia all’Unesco, non solo Banfi: Mastrogiovanni in giuria per il premio sulla libertà di stampa

Marilù Mastrogiovanni, direttrice del  Tacco d'Italia, è l’unica italiana  convocata dalla direttrice generale Azoulay  per il World press freedom prize. Mentre i...

Marilù Mastrogiovanni, direttrice del  Tacco d'Italia, è l’unica italiana  convocata dalla direttrice generale Azoulay  per il World press freedom prize. Mentre impazzano le polemiche per la designazione di Lino Banfi all’Unesco, nominato dal Governo giallo verde, un’altra pugliese rappresenterà l’Italia nell’importante organismo delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura. Si tratta della giornalista salentina Marilù Mastrogiovanni, convocata direttamente dalla direttrice generale Azoulay. La direttrice del Tacco d’Italia farà parte della giuria del World press freedom prize, il premio sulla libertà di stampa. L’importante incarico comporta la scelta di una persona, un’organizzazione o un’istituzione che nella sua vita ha dato un notevole contributo alla libertà di stampa. In giuria, insieme alla Mastrogiovanni, altri giornalisti indipendenti provenienti dai diversi continenti, scelti dalla stessa direttrice generale. Marilù Mastrogiovanni, unica italiana in giuria (prima di lei, solo Luciana Sgrena ha ricoperto lo stesso incarico) è stata convocata  - come recita la lettera di convocazione a firma della stessa Azoulay – “In riconoscimento del Suo profondo impegno per i principi della libertà di stampa, nonché del considerevole contributo che avete già dato a questi ideali”. “L'invito è stato notificato” scrive sul suo blog la stessa giornalista “con una lettera protocollata e con la missiva a nome della direttrice generale Azoulay che mi ha inchiodato alla responsabilità che sono stata chiamata ad assumermi. Ma non ci ho creduto, lo ammetto, finché non ho visto il mio nome sul sito dell’Unesco. Quest’invito mi commuove e mi onora" continua. "E mi dice che il lavoro che faccio, e come lo faccio, ha un Valore. Per gli altri, per il bene comune. Ha un Valore, visto da fuori. Perché in Italia, il lavoro che faccio, e come lo faccio, quel Valore lo perde e anzi, spesso, è oggetto di derisione e denigrazione. Anche per questo lo farò con maggiore pervicacia e lucidità". Marilù Mastrogiovanni rimarrà in carica fino al 2021

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