Cronaca Società Caprarica 

Forno crematorio a Caprarica e Botrugno: incontro del Comitato per il No

Domani, alle 18:00, confronto sul tema tra esperti del settore tecnico, ambientale e sanitario per un’analisi a tutto campo del progetto.

Continua la campagna informativa per la sicurezza sanitaria e ambientale del Salento portata avanti dai comitati spontanei di cittadini riuniti nei comitati No al forno crematorio di Caprarica di Lecce e di Botrugno.

Il progetto di costruzione di un impianto di cremazione che dovrebbe interessare la comunità di Caprarica di Lecce ha suscitato sin da subito preoccupazione da parte dei residenti, che hanno organizzato un incontro informativo per domani, mercoledì 12 aprile, presso la Masseria Stali, in cui interverranno esperti del settore tecnico, ambientale e sanitario per un’analisi a tutto campo sul progetto di forno crematorio e sulle conseguenze che ne potrebbero derivare ed a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

All’incontro prenderà parte il Dott. Giuseppe Serravezza, oncologo e responsabile scientifico della sezione di Lecce della Lega Italiana Lotta ai Tumori, la Dott.ssa Cristina Mangia, ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche sez. Lecce, e il Dott. Carlo De Michele, medico e consigliere di ISDE – Medici per l’Ambiente sez. Lecce. Gli interventi saranno moderati da Fabrizio Puce, Presidente del Comitato NO al Forno Crematorio di Botrugno.

L’evento sarà un vero e proprio confronto tra cittadini e tecnici esperti del settore per dirimere i dubbi inerenti la costruzione degli impianti di cremazione, sul project financing, sugli eventuali rischi sanitari e ambientali e sugli attesi risvolti economici che possono interessare una comunità nel breve, medio e lungo periodo. Al termine degli interventi gli esperti risponderanno ai dubbi e agli interrogativi dei cittadini e dei rappresentanti istituzionali che parteciperanno.

''Abbiamo già ricevuto numerose adesioni all’iniziativa, segno tangibile che l’interesse per la questione è sempre alto - dichiara Fabrizio Puce, moderatore dell’evento - soprattutto considerando l’impronta negativa
che gli impianti inquinanti hanno lasciato nel nostro territorio''.

Il Presidente del Comitato NO al Forno Crematorio di Botrugno conclude: ''Rifuggiamo da sempre l’etichetta di vittime della sindrome Nimby che i detrattori ci imputano. La nostra opera informativa continua in tutti i luoghi in cui vi è bisogno di consapevolezza e dove è necessario fare chiarezza, per la salvaguardia della salute, dell’ambiente, del territorio e del tessuto sociale delle nostre comunità''.

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