Calcio Lecce 

Corvino: Ecco Rebic, a Lecce per rimettersi in gioco

Conferenza stampa del Responsabile dell'Area Tecnica che ha presentato l'attaccante ex Milan. Le sue prime dichiarazioni da neo-giallorosso.

Sfruttando la sosta per gli impegni delle Nazionali, al ''Via del Mare'' si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Ante Rebic come nuovo giocatore del Lecce.

La presentazione di Corvino: Di solito quando presento un calciatore devo essere molto dettagliato. Oggi invece c'è un giocatore con una carriera importante, mi riesce più facile questa conferenza. Conoscete meglio di me Ante Rebic. Posso dire che è stato vice campione del mondo con la Croazia, campione d'Italia col Milan. Lo conosco molto bene. Alla prima telefonata gli ho detto che deve rinunciare a un po' di stipendio perché l'ho reso ricco vendendolo dalla Fiorentina all'Eintracht. Questa stagione farò 300 partite in Serie A col Lecce e 700 in assoluto, sono record che sento molto. E soprattutto sarebbe un record per il Lecce salvarsi per tre stagioni di fila. Gli ho chiesto di aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Quando ho chiamato Pioli gli ho detto che ho bisogno di una prima punta e lui mi ha più che tranquillizzato. Ante ha scelto Lecce perché è spinto da motivazioni personali, vuole mettersi di nuovo in gioco. Sa che troverà l'ambiente giusto.

Così risponde Ante Rebic alla stampa. ''Che Rebic troverà il Lecce? Un giocatore molto motivato, voglio far vedere a tutti che sono quello di tre anni fa. Negli ultimi due anni ho sofferto a causa di un infortunio, che ho risolto ad aprile. Un mese fa il direttore e il mister mi hanno convinto. Non ci ho pensato tanto, so che in questo momento devo giocare con continuità e far vedere a tutti che sono pronto''.

Come stai fisicamente?
''Dopo l’intervento fatto ad aprile mi sono sempre allenato, sempre con un preparatore. Mi mancavano solo i minuti della partita. Mi sento bene e voglio giocare il prima possibile. Non mi aspettavo giocatori così forti. Sono contento di essere qui e aiutare la squadra. Dal mio primo giorno mi sento bene, vedo un bel clima. Su Krstovic, non voglio prendermi la leadership, siamo tutti sullo stesso livello''.

Qual è stato l'allenatore più importante nella tua carriera?
''Kovac all'Eintracht Francoforte. Mi ha portato lì dandomi tanta fiducia. Con lui sono diventato un professionista vero''.

di Adriana Greco


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