Calcio Lecce 

Un bolide di Ramadani e il Lecce batte il Torino: a Roma per la salvezza

La sfida contro la Lazio decreterà il destino dei giallorossi: è necessario vincere

Con un bolide dai 30 metri di Ramadani al 47esimo il Lecce torna a vincere in casa con il Torino e prova a crederci ancora. La prossima partita a Roma contro la Lazio di Baroni, galvanizzata da un pareggio agli ultimi minuti contro l'Inter e in corsa per un posto nelle Coppe europee, ha il sapore dell'impresa. Ma non tutto è perduto e il destino di Lecce, Empoli, Verona, Parma e Venezia si deciderà all'ultima giornata.

Per la sfida ai Granata Giampaolo schiera il solito 4-2-3-1 con Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Pierret, Coulibaly; Morente, Helgason, N’Dri; Krstovic.

Il Lecce inizia subito con piglio aggressivo e al nono minuto Gallo crossa di prima in direzione della porta ma nessun compagno riesce ad intercettare la palla. Al 22esimo Krstovic viene servito da Pierret e tira forte verso la porta di Milinkovic Savic ma sbaglia la mira e la palla finisce di poco fuori. Al 37simo occasione pericolosa per il Torino con Vlasic che intercetta di testa un cross di Lazaro: la palla esce fuori di un soffio. Sul finale Helgason prova la conclusione mirando al portiere che si rifugia in calcio d'angolo. Sul finire del primo tempo Pierret chiede il cambio e al suo posto entra Ramadani.

Per il secondo tempo Giampaolo aumenta il carico offensivo della compagine giallorossa con l'ingresso in campo di Rebic al posto di N'Dri e di Pierotti al posto di Helgason. Al 47esimo la giocata che cambia la partita: Ramadani servito da Krstovic fa partire un tiro potentissimo imprendibile per il portiere del Torino e fa esplodere la festa al Via del Mare. Al 59esimo minuto il montenegrino esce, forse per un affaticamento muscolare, e al suo posto entra Kaba. I giallorossi insistono con il pressing per cercare il secondo gol che tuttavia non arriva. Ci va vicino Coulibaly al 68esimo che riesce da solo ad arrivare in area di rigore ma solo davanti al portiere sbaglia e tira fuori. All'80esimo si riaffaccia il Torino prima con un cross di Perciun e dopo con un calcio di punizione a ridosso dell'area che Biraghi calcia alto sopra la traversa. All'86esimo c'è spazio anche per Veiga che entra al posto di Guilbert. Il direttore di gara assegna 3 minuti di recupero e al fischio finale esplode la gioia dello stadio: un urlo, in parte, strozzato dai risultati, non proprio favorevoli, arrivati dagli altri campi.


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