Calcio Lecce 

Sticchi Damiani: “La cessione di Dorgu è un record per il club

Il presidente giallorosso svela i retroscena della trattativa col Manchester United.

Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha parlato in conferenza stampa, soffermandosi in particolare sulla situazione patrimoniale del club giallorosso, definita in piena salute, ma anche della cessione di Patrick Dorgu al Manchester United.

Queste le sue parole: Partiamo dall’operazione Dorgu che ha i caratteri della straordinarietà. E’ la nostra cessione record ed avviene nel nostro momento di grandissima salute economica. Qualcuno ha voluto parlare di criticità, che ci sono state ma in passato con il Covid sul cui risanamento tornerò dopo. Non era un’operazione prevista, non è stata fatta per colmare criticità del passato. Ci porta ricchezza sotto tutti i punti di vista e possibilità di fare investimenti tecnici e strutturali”.

Sulla cessione: Più volte abbiamo detto che Dorgu non sarebbe partito a gennaio, ed ora spiego perché è accaduto il contrario. Poi è arrivato il Manchester United, che si è fatto sentire con noi e con l’entourage del ragazzo ricevendo da noi una risposta ufficiale, in cui dicevamo che non avevamo intenzione di lasciar partire Dorgu a gennaio. E non parlando di cifre, nè chiedendo rilanci. Questo, anziché stoppare lo United, ha sortito l’effetto opposto. Il Manchester ha così insistito, noi abbiamo chiesto più volte di rinviare il tutto in estate, promettendo anche al giovane che non avrebbe perso l’opportunità. Anche per noi era uno step storico, solo che chiuderlo a luglio. Gli inglesi ci hanno comunicato la loro volontà, del club e del suo allenatore, di immediatezza. C’è stato un aut-aut, o adesso o mai più, dando questo messaggio anche allo stesso calciatore. Dorgu non si può giudicare: hai 20 anni e ti arriva il Manchester United con un’offerta del genere. L’insieme di questi fattori ci ha portato a pensare che dalla coerenza saremmo passati ad un impuntarsi stupido. La cessione di Dorgu verrà pagata in 5 anni, perché anche i grandi club come i Reds chiedono le rateizzazioni.

di Adriana Greco


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