Calcio Lecce 

Lecce, il punto sul calciomercato invernale di Corvino

Il Responsabile dell'Area Tecnica del club salentino ha parlato delle scelte effettuate in entrata ed in uscita. Rifiutati 4 milioni per Tete Morente.

Appena terminata la sessione invernale del calciomercato, i giallorossi si preparano per la sfida di domenica prossima alle 18:00 contro il Bologna al Via del Mare. Il tecnico del Lecce Marco Giampaolo deve ormai fare a meno di Dorgu, cessione record di questo 2025, per integrare invece i nuovi arrivati in giallorosso.

Ecco il punto sul calciomercato di Pantaleo Corvino, responsabile area tecnica dell'Unione Sportiva Lecce: ''Il mercato di Gennaio è sempre una sessione difficile, ci sono stati dei momenti che ci hanno visti impegnati al massimo per mantenere fede agli impegni che prendiamo. Quando però ti trovi per ragioni di società un opportunità importante, capita anche per passare per quel che non si è. Sarebbe stato irrealistico, farsi rimproverare un domani non fare un’operazione che serve alla società per metterla in sicurezza e allargare la sua base tecnica. Abbiamo operato per tempo con tutte le operazioni, anche nelle ultime ore di mercato per colmare il vuoto creato dall’operazione Dorgu, con N’dri e Sala''.

Su Helgason - Vorrei parlare anche di Helgason. Il ragazzo è un calciatore che quando è arrivato, in Serie B ha giocato, poi ha fatto 25 presenze in Serie A. Le scelte sono condivise con gli allenatori, così come pure il calciatore fa delle scelte di conseguenza. Il terzo anno è rimasto con noi, poi ha chiesto a gennaio di andare a giocare cn più continuità, convinto anche dai nuovi procuratori. E’ andato nella serie B tedesca e, quando è tornato, l’allenatore era diverso, e per scelta tecnica è andato fuori lista. Pur rimanendo fuori lista, gli abbiamo proposto un allungamento del contratto. Poi il nuovo allenatore l’ha visto e l’ha valutato come un elementoe che doveva stare in rosa. Ed oggi Helgason sta giocando titolare”.

Sul mancato riscatto di Piccoli e Almqvist, Corvino risponde piccato: Quando in sede di preparazione, ci siamo trovati con Stefano (Trinchera , ndr) a seguire le scelte dell’allenatore, ci siamo seduti e c’erano due giocatori su cui decidere: Almqvist e Piccoli. Abbiamo seguito le linee guida che l’ex allenatore ci ha dato”.

Sulle cessioni di Hasa e Bonifazi - “Hasa è stato qui 5 mesi in cui non è mai stato considerato dagli allenatori. L'ha voluto il Napoli e abbiamo realizzato anche qui una piccola plusvalenza anziché tenerlo senza che fosse impiegato. Su Bonifazi, le scelte sono anche legate alle esigenze di lista. Dorgu ha lasciato 2 vuoti: N'Dri, da extracomunitario, ha colmato il gap di esterno alto, e Sala è andato a colmare la competizione con Gallo a sinistra. Solo facendo uscire Bonifazi, abbiamo potuto ingaggiare un altro italiano”.

di Adriana Greco


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