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Santa Cesarea: lavori a Villa Sticchi, le richieste di Italia Nostra

L'associazione chiede la verifica di progetti presentati, pareri rilasciati, lavori autorizzati e realizzati attraverso gli opportuni sopralluoghi per salvaguardare il bene.

La sezione Sud Salento di ''Italia Nostra'', l'Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione, presente ed operante nel territorio della provincia di Lecce in
relazione alle tematiche concernenti la tutela del territorio e dei suoi beni culturali, paesaggistici ed ambientali, ha avuto modo nei giorni scorsi di riscontrare che Villa Sticchi è oggetto di lavori di ristrutturazione e risanamento e che, per la valenza architettonica e paesaggistica dell’edificio sottoposto a vincolo per effetto del D.M. 12 agosto 1997, ai sensi degli artt. 10, 11, 146 del Decreto legislativo 22 gennaio 2004 n.42 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” e delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia, hanno suscitato l’interesse della stessa (da tempo impegnata in specifiche iniziative per la tutela di tale edificio e del suo contesto paesaggistico) al fine di evitare significative ed irreversibili alterazioni del bene.

Va sottolineato che l’Ing. Luigi Sticchi e la signora Luisa Valente, proprietari dei piani superiori di Villa Sticchi, inclusa la famosissima cupola che sovrasta l’edificio precisano che la villa è composta da due proprietà e che gli interventi oggetto della segnalazione da parte dell'Associazione Italia Nostra riguardano i piani inferiori, di proprietà diversa rispetto alla loro. Pertanto, entrambi sono totalmente estranei agli interventi in corso da parte della società Moresco srls.

Per Italia Nostra risulta superfluo evidenziare l’importanza che riveste Villa Sticchi per il territorio di Santa Cesarea Terme, di cui ne caratterizza lo skyline, e per l’intero Salento, essendo una delle ville eclettiche più importanti; pertanto, una sua se pur parziale modifica, andrebbe a compromettere l’identità storico-architettonica del bene e del suo contesto , bene che - negli anni - è stato immortalato in centinaia di opere pittoriche, in innumerevoli riprese fotografiche, in vari documentari e in alcuni film, tra cui ”Nostra Signora dei Turchi” di Carmelo Bene.



Preliminarmente si evidenzia che, a seguito di apposito sopralluogo, è stato rilevato che il cartello di cantiere, alla voce “Lavori”, è riportata la dicitura “ristrutturazione e risanamento” mentre non viene riportato alcun dato relativo al titolo edilizio e ai relativi pareri e nullaosta architettonici e paesaggistici eventualmente rilasciati.

Evidentemente la presenza delle impalcature e la mancata conoscenza degli elaborati progettuali presentati e autorizzati, non consentono a questa Associazione di comprendere adeguatamente la natura e la consistenza dell’intervento e di esprimere eventuali e puntuali osservazioni; purtuttavia, anche in virtù del sopralluogo effettuato e di notizie informali che è stato possibile acquisire, sembrerebbe che alcuni interventi effettuati abbiano alterato sensibilmente l’edificio e - in particolare - il muro di recinzione della Villa (soprattutto dal lato di Via Oberdan) dove un lungo tratto della balaustra è stato demolito e sostituito da un muro alto e di diversa fattura.


Inoltre, tale modifica muraria risulterebbe strumentale per cercare di occultare alcune modifiche e alterazioni morfo-tipologiche, volumetriche e altimetriche apportate alla preesistente situazione monumentale architettonica, ambientale e paesaggistica, il tutto a danno del Bene culturale in questione.


Preoccupati che altri interventi devastanti potrebbero essere già stati realizzati (magari anche all’interno dell’edificio) o che potrebbero essere realizzati a breve e - conseguentemente - della cattiva sorte del Bene culturale tutelato dal vigente Codice dei Beni Culturali, l'Associazione, riservandosi ogni ulteriore azione nelle sedi competenti al fine di tutelare gli interessi diffusi rappresentati, con la presente chiede alle competenti autorità di effettuare le verifiche tra progetti presentati, i pareri rilasciati, i lavori autorizzati e quelli realizzati attraverso gli opportuni sopralluoghi e - conseguentemente - di comunicare alla scrivente Associazione tutte le informazioni attinenti la natura dell’intervento e la regolarità dei lavori in questione.


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