Arte e archeologia 

Galli veraci della Politica e non polli del partito preso

Uno scatto davanti al Parlamento apre ad una lucida analisi del rapporto degli Italiani con la politica.

Filippo Bragatt, ragioniere o provocatore? Certamente un artista al passo con i tempi. I suoi galli interpretano l’agone politico in un Paese che non trova pace con il susseguirsi di Governi e Governanti. Ma l’antidoto esiste: è la fortuna di essere razzisti e non guardare programmi demenziali con tribune elettorali affermava Battiato.

Gli On. Saverio Congedo (Fratelli d’Italia) e Claudio Stefanazzi (Partito Democratico) hanno prestato la loro immagine all’Arte viva dell’artista che con i suoi galli vuole dirci della ricerca del consenso e della differenza tra i politici che combattono per le loro idee meritevoli quale che ne sia il colore e quelli che come “stupide galline si azzuffano per niente” (ancora Battiato), insomma per partito preso senza avere dinanzi chiaro il futuro della Nazione. Insomma, l’agone politico e la virulenza del gallo che picchetta con la delicatezza del pensiero e del pennello.

Uno scatto fotografico davanti al Parlamento Italiano apre la mente alla lucida analisi del rapporto degli Italiani con la Politica. ''Fare politica, come Amministrare è servizio. Ci credo ancora da ex Amministratore mosso non da compenso ma da passione'', afferma l’avvocato degli artisti e curatore d’arte Salvatore Greco.

Gli fa eco il curatore d’arte Mario Tacinelli affermando che: ''Occorre sempre credere nelle proprie idee per costruire il bello dal nulla''. ''Così è stato per noi - proseguono all’unisono Greco e Tacinelli - passo dopo passo con serietà e pazienza, senza essere galli protagonisti bensì ospiti dell’arte altrui, interpretando il pensiero interiore dell’artista, si costruisce una personale che sappia manifestare ogni sfaccettatura della comunicazione artistica, sempre meritevole, quale che ne sia il pensiero, come accade per la politica, dove ogni idea è meritoria''.


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