Economia e lavoro Sanità Lecce 

Infermieri precari, appello per la stabilizzazione: "Rispetto e giustizia per lavoro e diritti"

Il movimento degli infermieri precari torna a chiedere chiarezza alla Regione Puglia sui processi di stabilizzazione del personale che ne ha diritto e lancia un appello-ultimatum ai vertici regionali....

Il movimento degli infermieri precari torna a chiedere chiarezza alla Regione Puglia sui processi di stabilizzazione del personale che ne ha diritto e lancia un appello-ultimatum ai vertici regionali. Gli infermieri precari pugliesi si mobilitano per chiedere la stabilizzazione del personale avente diritto nelle varie Asl del territorio regionale. Per dare forma e sostanza alle proprie richieste, il Movimento degli infermieri precari pugliesi si rivolge ai vertici regionali, a partire dal governatore Michele Emiliano, con una lettera in cui rivendicano le proprie ragioni. In particolare, vista l’approvazione e l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2020, che estende il termine previsto dai commi 1 e 2 dell’articolo 20 del D.Lgs. Madia (D.lgs- 75/2017), introducendo il comma 11 bis all’articolo e spostando al 31/12/2019 il termine per acquisizione dei requisiti utili alle procedure speciali finalizzate al superamento del precariato, il MIPP (Movimento Infermieri Precari Puglia) chiede, a nome di tutti i lavoratori precari delle Asl pugliesi aventi diritto, “l’immediata applicazione della suddetta legge – come precisano – e, quindi, l’avvio nel più breve tempo possibile delle procedure di stabilizzazione”. Gli infermieri precari ricordano che, sempre per norme legislative, è opportuno che la stabilizzazione avvenga prima dell’espletamento del concorso, “in quanto – affermano - si tratta di una procedura straordinaria, quindi avente priorità rispetto a qualsiasi altra forma concorsuale”. E ancora “con il decreto concretezza non vi è più alcuna imposizione legislativa che obblighi a dover avviare procedure di mobilità prima dell’espletamento di un concorso ma diventa una procedura facoltativa a ‘discrezione dell’azienda’. La procedura di stabilizzazione – proseguono - è una legge rivolta a quei lavoratori che hanno superato una selezione pubblica, (sia essa per titoli, titoli ed esami o colloquio), nonché diversi anni di prove e lavoro precario nella P.A., il cui obiettivo è il superamento del precariato (norma sancita dalla Comunità Europea), non disperdendone le professionalità acquisite, garantendo al contempo i livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio regionale”. “Auspichiamo – sottolineano - un repentino intervento della Regione Puglia nelle vesti del Presidente Emiliano e del Direttore del Dipartimento Promozione della Salute Montanaro. Venga messa alla luce, una volta per tutte, la verità e la giustizia legale di ogni procedura. Come ribadito più volte dal nostro movimento M.I.P.P., la sanità pugliese ha bisogno di tutti noi: precari, mobilità e nuove assunzioni per concorso”. “Sta ora alla Regione – concludono - mettere in atto tutte queste procedure garantendo il diritto di tutti ad un lavoro. Sicuri di un riscontro positivo, auguriamo buon lavoro, caso contrario saremo costretti a rivolgerci alle sedi di competenza, al fine di garantire un nostro diritto”.

Potrebbeinteressarti