Salute Sette Lecce 

Addio al centro malattie sessualmente trasmesse

Insieme al dottor Eugenio Romanello, dermatologo di grande esperienza per le malattie veneree, a Lecce va in pensione pure l’M.T.S. I leccesi perdono un servizio di prevenzione, studio e cura a ...

Insieme al dottor Eugenio Romanello, dermatologo di grande esperienza per le malattie veneree, a Lecce va in pensione pure l’M.T.S. I leccesi perdono un servizio di prevenzione, studio e cura a causa del pensionamento del direttore e della spending review. Nelle emergenze ci si dovrà rivolgere ai già congestionati ospedali, oppure mettersi in lista d’attesa. Stessa situazione a Brindisi, dove l’esperto in malattie sessualmente trasmesse ora è a Bari. Sono stati eliminati degli autentici presidi fondamentali contro la diffusione di malattie come sifilide, HPV, AIDS, verruche genitali, herpes genitale, molluschi sensibili e tutta una serie di malattie veneree spesso ignorate.  Il Centro Malattie Sessualmente Trasmesse di Lecce aveva 200 nuovi arrivi l’anno, più la gestione di chi già era in cura. Numeri importanti che alleggerivano il “Vito Fazzi” e grazie a gratuità, segretezza e velocità permettevano a tanti pazienti di affrontare le problematiche con un équipe multidisciplinare (Infettivologa, dermatologo, infermieri specializzati) in tempo utile per evitare la diffusione di alcune malattie come la sifilide (autentico flagello nei primi del ‘900), che sembravano sconfitte. Oggi possiamo dire definitivamente addio a quel servizio dell’Asl: sia a Brindisi che a Lecce. L’ultimo presidio è stato chiuso in modo brusco: all’inizio è apparso un cartello che informava che il servizio sarebbe ripreso al più presto, poi non si è saputo più nulla. Ora c’è l’ambulatorio dermatologico classico: si fa la fototerapia con il dottor Pellè, che prende in carico tutti i pazienti che abbiano prenotato e pagato il ticket. Con il pensionamento del dottor Romanello va in pensione anche il Centro Malattie Sessualmente Trasmesse (centro incluso nella rete italiana del Ministero della Salute): un servizio in meno nel silenzio totale di istituzioni e Asl.  Eppure i numeri delle malattie numeri a trasmissione sessuale (MTS) sono molto preoccupanti: oltre 376 milioni di nuovi casi di quattro infezioni all’anno: clamidia, gonorrea, tricomoniasi e sifilide, nella fascia d’età tra 15 e 24 anni. Cresce anche l’herpes genitale. Però a Lecce chiudiamo un centro alla faccia della prevenzione. Per questo tipo di malattie, spesso ignorate finché i sintomi non diventano intollerabili, la “diagnosi precoce” è fondamentale. Alcune malattie veneree possono essere trasmesse anche senza rapporti sessuali vaginali, orali o rettali con partner infetti: ad esempio, le verruche genitali si trasmettono col semplice contatto della pelle, come la pediculosi pubica, scabbia e mollusco contagioso.  La trasmissione da madre a figlio è molto frequente, prima o durante il parto: sifilide, herpes, infezione da clamidia, gonorrea, infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e infezione da virus del papilloma umano (HPV).  UN PRESIDIO IN MENO PER LA LOTTA ALLE MTS Le ulcere nell’area genitale o in bocca, secrezioni da pene o vagina e minzione dolorosa sono solo alcuni dei sintomi che permettevano di rivolgersi prontamente all’ambulatorio del dottor Romanello, senza liste d’attesa, per essere presi velocemente in cura. Tra l’altro l’ambulatorio funzionava anche come presidio per  la lotta al melanoma. Circa 1 persona su 25 in tutto il mondo ha almeno una di queste infezioni sessualmente trasmissibili, con alcune infezioni multiple allo stesso tempo: non c’è stato alcun progresso dal 2012, perché c’è poca informazione, soprattutto nelle scuole. Il Centro M.T.S. guidato da Romanello in questi anni si stava muovendo proprio per coinvolgere le istituzioni scolastiche nella lotta alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse: lavorare sulla cultura e sull’informazione sanitaria fa la differenza. Questo tipo di infezioni hanno un impatto enorme sulla salute delle famiglie e soprattutto dei bambini. Ecco perché l’eliminazione del presidio leccese farà risparmiare nel breve periodo risorse, ma non nel lungo periodo. In questi giorni continuano ad essere indirizzate alla nostra redazione mail di amarezza e preoccupazione per il servizio venuto meno.  In Italia nel 2016 si è osservato un aumento del 70% circa dei casi di sifilide rispetto al 2015, mentre i casi di infezione da Chlamydia trachomatis nel 2016 sono raddoppiati rispetto al 2010. Brutte notizie anche per i condilomi ano-genitali: i casi sono triplicati tra il 2004 e il 2016. Nel Centro MTS leccese si interveniva con cure e piccoli interventi ambulatoriali fatti in maniera tempestiva.  LE RASSICURAZIONI DELL’ASL La responsabile del Poliambulatorio Asl,  Anna Maria Stomeo, cerca di rassicurarci: ora c’è il dottor Carlo Capilingo, che porta avanti il laboratorio dermatologico e, come molti dermatologi, si occupa di malattie sessualmente trasmesse. “Il servizio è ripreso con procedure diverse - spiega - Si fa prenotazione con ticket. Martedì e mercoledì si ricevono i pazienti. Nel frattempo la fototerapia va avanti con i dottori Capilingo e Pellè. Stiamo cercando di dare lo stesso servizio, ma per essere immessi nelle terapie ci sarà bisogno della prenotazione e del pagamento del ticket”.  Il risultato sarà che in molti cercheranno la soluzione nei centri fatti per le emergenze e ingolferanno gli ospedali per una verruca piuttosto che mettersi in lista d’attesa e pagare all’Asl. Chi avrà dei sintomi non troppo fastidiosi invece perderà il tempo utile a evitare contagi e diffusioni delle infezioni. Insomma, abbiamo fatto un passo indietro sulla prevenzione, anche se in pochi se ne stanno rendendo conto. Gaetano Gorgoni  

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