Salute e Benessere Gallipoli 

Al “Sacro Cuore di Gesù” ancora fermo il reparto di terapia intensiva

Costato alle casse pubbliche 2 milioni di euro, l’area attrezzata del nosocomio gallipolino non entra in funzione. Nei giorni scorsi anche l’intervento di Fabio e Mingo di “Striscia ...

Costato alle casse pubbliche 2 milioni di euro, l’area attrezzata del nosocomio gallipolino non entra in funzione. Nei giorni scorsi anche l’intervento di Fabio e Mingo di “Striscia la notizia”   Nell’infinita saga del riordino sanitario pugliese si registra anche il paradosso del reparto di terapia intensiva del “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli. Si tratta di un’area attrezzata dell’ospedale della “Città Bella” inaugurata nel 2005 e costata 2 milioni di euro. Il reparto è ancora oggi fermo e privo di personale. Restano inutilizzati anche macchinari, lettini, respiratore automatico e monitor, che tra l’altro rimangono sempre accesi e necessitano di periodica manutenzione.  La vicenda non è sfuggita alle telecamere di “Striscia La Notizia”, che già nel febbraio 2011 hanno affrontato la questione, riuscendo a strappare all’allora assessore regionale alla Salute Tommaso Fiore la promessa che entro 4 mesi l'unità di Rianimazione sarebbe stata attivata. Una promessa che, per un motivo o per l’altro, è stata disattesa. Nel frattempo in Regione c’è un nuovo assessore al ramo: cinque mesi fa Tommaso Fiore si è infatti dimesso per far posto ad un suo collaboratore, Ettore Attolini.  Sull’argomento è intervenuto anche l’onorevole Vincenzo Barba (nella foto). Il parlamentare del Pdl ha infatti chiesto una rapida soluzione della vicenda, dopo che già nel 2011 aveva definito “inattendibili” le promesse di Fiore. A ciò va aggiunto che specialmente nel periodo estivo la popolazione gallipolina aumenta a dismisura. La presenza di un reparto d’eccellenza tornerebbe quindi utile alla popolazione e ai suoi numerosi ospiti. Intanto nei giorni scorsi “Striscia la notizia” è tornata alla carica, e attraverso gli inviati Fabio e Mingo ha continuato a documentare il paradossale stato di abbandono di un reparto nuovo di zecca. Alle telecamere di Canale Cinque il dottor Bruno Falzea, direttore sanitario della struttura, ha lanciato un appello: “Lavoro qui da 22 anni. Voglio inaugurare rianimazione... prima di andare in pensione!”.   Stefano Manca    (fonte: Belpaese) 

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