Cronaca Melendugno Tap, oggi incontro tra Potì e Conte. La provocazione dell'Emilia Romagna : "Lo prendiamo noi" Questo pomeriggio a Palazzo Chigi il faccia a faccia tra il sindaco di Melendugno e il primo ministro. Il sindaco di Melendugno e il premier Giuseppe Conte si incontreranno questo pomeriggio a ... 02/08/2018 a cura della redazione circa 1 minuto Questo pomeriggio a Palazzo Chigi il faccia a faccia tra il sindaco di Melendugno e il primo ministro. Il sindaco di Melendugno e il premier Giuseppe Conte si incontreranno questo pomeriggio a Palazzo Chigi per discutere di Tap. Il faccia a faccia è previsto per le 18 e fa parte della strategia di ascolto delle comunità locali che il primo ministro ha annunciato dopo l'incontro con Donald Trump lunedì scorso. Il microtunnel in località San Basilio, Melendugno, già al centro di una conferenza dei servizi sulla contaminazione della falda da Cromo esavalente, Cadmio, nichel, arsenico, torna in “istruttoria CTVIA” del Ministero dell’Ambiente. “È chiaro a tutti che qualcosa nel microtunnel (700 milioni di euro per 1540m) non ha funzionato -dicono dal comitato NoTap- dall’impermeabilizzazione del cantiere, prescrizione A36 e A55, questione sollevate da ARPA, all’impatto con le fanerogame e i coralligeni presenti sul punto d’approdo”. Intanto dall'Emilia Romagna arriva la proposta del consigliere regionale Gianni Bessi. “Se la Puglia non vuole Tap, l’Emilia-Romagna è pronta per accoglierlo” lo ha detto Gianni Bessi, consigliere regionale Pd ed esperto di questioni energetiche. Bessi, si legge su Business Insider, è autore di un libro “Gas naturale – l’energia di domani” in cui porta avanti la tesi che del gas naturale non si possa fare a meno. “I NoTap, come del resto i NoTriv, sono sempre stati appoggiati da partiti che ora sono al governo. Ma la realtà, come sempre, è molto meno ‘idealistica’: il presidente della Repubblica in visita a Baku insieme al ministro degli Esteri, Moavero, ha garantito gli impegni italiani sul Tap. Che comunque resta una priorità dell’Ue e se non fosse realizzato costerebbe circa 8 miliardi di euro in penali. Per Bessi il Tap è indispensabile alla strategia energetica nazionale: “E lo dico non da difensore delle imprese petrolifere, ma da difensore dei migliaia di lavoratori del settore energetico e dell’economia che quest’ultimo sviluppa nei nostri territori. Se la Puglia non vuole il Tap l’Emilia-Romagna è pronta per accoglierlo. A Ravenna, a Casalborsetti abbiamo già infrastrutture, know how, un distretto di 6mila persone pronti a riceverlo”.
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