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“Lo spirito del grano” nel segno della prima petizione italiana contro i pesticidi

Domani a Castiglione d’Otranto torna per il terzo anno consecutivo l’appuntamento dedicato all’agricoltura sostenibile e al vivere sano. Quest’anno, è abbinato alla cons...

Domani a Castiglione d’Otranto torna per il terzo anno consecutivo l’appuntamento dedicato all’agricoltura sostenibile e al vivere sano. Quest’anno, è abbinato alla consegna agli enti locali della prima petizione contro i pesticidi. È la manifestazione natalizia dedicata ai temi dell'agricoltura sostenibile e del vivere sano, la sorella invernale della Notte Verde di fine agosto: per il terzo anno consecutivo, torna “Lo Spirito del grano”, a Castiglione d'Otranto, domani, sabato 27 dicembre, a partire dalle 18.30, in piazza della Libertà. L'evento è curato dall'associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e dal Comitato Notte Verde, con il patrocinio del Comune di Andrano. Quest'anno, è abbinato alla consegna agli enti locali della prima petizione italiana contro l’agrochimica,“No alla chimica in agricoltura. Vietiamo i pesticidi nel Salento”. Lo scorso 1° dicembre, infatti, la raccolta firme è stata ufficialmente affidata al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, con relativa cerimonia a Bari. Ora, è tempo di incalzare le istituzioni più prossime al territorio, perché i 2051 “no” si trasformino in atti concreti. Si inizia alle 18.30 con i dialoghi che si terranno nell'antica cappella dell'Annunziata. Il tema della tavola rotonda riguarda l'impegno delle comunità e degli enti locali verso una svolta naturale da imprimere all'agricoltura salentina. Converseranno Isidoro Colluto, attivista di Casa delle Agriculture; Mario Accoto, sindaco di Andrano; Francesco Minonne, componente del Comitato di Gestione del Parco regionale Otranto-S.M.di Leuca-Bosco di Tricase; Gabriele Petracca, presidente del Gal Terra d'Otranto, e Giulio Sparascio, vicepresidente del Gal Capo di Leuca. A seguire, il “Mercato Comune dei Frutti Minori”, il mercatino di prodotti rigorosamente naturali di aziende locali: ortaggi, olio, salumi, vino, formaggi, miele, salsa, frise e farine. Spazio anche all'artigianato e alla gastronomia con “Puteche aperte: vino e pezzetti”. Infine, il viaggio musicale tra le canzoni popolari del Sud Italia, “Canti e Cunti” di Alice Rolli. Perché “Lo Spirito del grano”. Dopo l’incontro con la regista Cecilia Mangini durante la scorsa edizione e dopo la pubblicazione del documentario che porta lo stesso nome, a firma di tre attivisti locali (Donato Nuzzo, Fulvio Rifuggio e Isidoro Colluto), “Lo Spirito del grano” prosegue il suo percorso di passione per la terra e ricerca dei ritmi naturali legati alle pratiche agricole. Non è un caso che venga riproposto a Castiglione d’Otranto, comunità che sta investendo su un modello di crescita collettiva attraverso il ritorno alla terra: Casa delle agricUlture Tullia e Gino porta avanti da anni la riconversione organica dei terreni abbandonati e ceduti in comodato d’uso gratuito da anziani, vedove, emigranti. Una nuova forma di economia, ma anche una tutela del territorio attraverso buone pratiche. La petizione, anciata il 9 giugno 2013, è la prima in Italia contro l’agrochimica e ha macinato oltre duemila sottoscrizioni, il doppio dell’obiettivo prefissato. Si chiede «di inibire l’uso di fitofarmaci chimici, in particolar modo di quelli classificati come “tossici”, “molto tossici” e “nocivi”, e di regolamentare in maniera restrittiva l’utilizzo di quelli catalogati come “irritanti” e “non classificati” e dei fertilizzanti sintetici». I danni provocati alla salute e all’ambiente dall’uso di questi prodotti sono stati più volte certificati dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Ispra. “Ora – dicono i membri di Casa delle Agriculture Tullia e Gino – chiediamo che i Comuni, i nostri Gal, il Parco Otranto-Leuca e la Provincia di Lecce diano vita, già da gennaio, ad un tavolo tecnico finalizzato a stilare le delibere che limitino l’utilizzo scriteriato dei pesticidi. Non è utopia. A settembre, Malles Venosta è divenuto il primo Comune ‘zero pesticidi’ d’Italia, proprio nel cuore delle valli delle mele quasi sempre trattate con prodotti chimici”.

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