Cronaca Aradeo Gallipoli 

Sorpresi fuori da casa senza giustificazione: 23 denunciati. Due esercizi commerciali a rischio chiusura

Bilancio delle attività di controllo dei carabinieri di Gallipoli e Tricase

Ventitre persone sono state denunciate dai carabinieri in tutto il Salento per non aver rispettato il decreto anti-coronavirus. Dieci di queste sono state individuate e denunciate solo dai militari della compagnia di Gallipoli nel comune ionico e per le strade di Nardò e Aradeo. In tutti i casi i soggetti fermati non hanno saputo fornire una giustificazione alla presenza fuori dal Comune di residenza. Altre dieci persone sono state denunciate dai carabinieri di Tricase e della stazione di Spongano tra Castiglione d’Otranto, Morciano di Leuca e Corsano.  A Morciano sono state individuate cinque persone: il responsabile di un supermercato che non garantiva il rispetto della distanza minima di sicurezza interpersonale e 4 avventori intenti a giocare a carte e consumare bevande ed alimenti seduti al tavolo sotto il porticato di pertinenza  dell'esercizio commerciale. Nei confronti del supermercato è stata  avanzata la richiesta di sospensione dell'attività al Prefetto.

I militari operanti hanno denunciato per lo stesso reato il responsabile di un esercizio commerciale di Corsano che non rispettava l’orario di chiusura previsto. Nei suoi confronti è stata disposta l'immediata chiusura ed avanzata una richiesta di sospensione dell'attività ad autorita’ prefettizia. Altre quattro persone  sono state denunciate per non aver fornito valide giustificazioni circa la  loro presenza per le vie del paese. 

Altre due persone sono state denunciate a Tricase e un'altra a Neviano. In quest'ultimo caso si tratta di un uomo individuato dai carabinieri della Forestale di Gallipoli in località Lubelli, in agro del Comune, mentre all’interno dell’immobile di proprietà della moglie stava bruciando dei rifiuti nel cortile. All’ arrivo della pattuglia il cumulo era in combustione. Il responsabile del  gesto è stato enunciato- oltre che per non aver rispettato gli obblighi del decreto- anche per illecita combustione.

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