Ambiente Cronaca Politica Lecce Surbo Trepuzzi Impianto di biometano, i sindaci attaccano l'assessore Scorrano Secondo i primi cittadini di Surbo e Trepuzzi, l’amministrazione leccese avrebbe intenzione di assecondare l’iter autorizzativo. Scorrano: “Inutili offese”. 10/12/2024 circa 6 minuti Dopo l’uscita di dell’assessore Giampaolo Scorrano, che invitava i manifestanti del centrosinistra a preoccuparsi anche degli impianto di biomasse dell’Eni, che sorge in agro di Surbo, i toni si sono fatti più pesanti. “Strano modo di fare dell’assessore Scorrano, certamente singolare - attacca il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino - Essere contrari ma assecondare l’iter autorizzativo è una contraddizione in termini dettata dal fatto che non si ha il coraggio e l’onestà intellettuale di dire chiaramente di essere favorevoli ad un impianto che non impatterebbe sulla vita dei cittadini del Comune di Lecce (questa è la vera ragione), adducendo giustificazioni, che mi permetto di definire ridicole, legate ad eventuali timori di azioni legali per danni. Noi a questi giri di parole non crediamo e chiediamo all’assessore Scorrano di esporre chiaramente la propria posizione rispetto alla realizzazione di quel tipo di impianto in un’area inidonea ad ospitarlo”.Sabato scorso il centrosinistra si è ritrovato davanti all’abbazia di Cerrate per dire “no” a un impianto che potrebbe impattare negativamente su una zona turistica, a 540 metri dall’abbazia di Cerrate.“Se vuole dire di sì lo faccia ma abbia il coraggio di assumersi le sue responsabilità davanti ai cittadini, e assieme a lui lo facciano anche quegli amministratori della maggioranza del Comune di Lecce che ne condividono le ragioni - continua Taurino - Noi non ci risparmieremo, andremo avanti e lo faremo con tutti i mezzi a nostra disposizione, legali nelle sedi giudiziarie opportune e di mobilitazione dell’opinione pubblica, per far emergere a più livelli la questione. Noi, amiamo il nostro territorio e abbiamo investito risorse pubbliche, tempo e idee per rendere quei luoghi attrattivi e meta turistica, riqualificando un’area che per troppo tempo è stata stressata dal punto di vista ambientale. La realizzazione di un impianto a biometano di quelle dimensioni in quella zona è una scelta scellerata. Inoltre vorrei tranquillizzare Scorranno sulle presenze al sit-in di protesta informandolo del fatto che anche una parte della sua maggioranza ha aderito alla battaglia a difesa del territorio, questo per evidenziare che non si tratta di una questione che riguarda una sola parte politica ma coinvolge in maniera trasversale i cittadini a prescindere dal colore politico. Mi preme ricordare all’assessore, ma non solo a lui, che non risparmiai dure critiche anche alla Giunta Salvemini quando si presentò il rischio di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti sempre nella stessa area, in località Ghietta. L’assessore impari a rispettare le idee e i ruoli istituzionali delle parti coinvolte, ma soprattutto le opinioni di chi non la pensa esattamente come lui e ci dica in maniera chiara e inequivocabile se è favorevole o contrario alla realizzazione di un impianto a pochi metri da Cerrate e Casalabate. Quei luoghi hanno una storia e una vocazione turistica che non possono non essere prese in considerazione in fase di valutazione”.Per il sindaco di Trepuzzi non basta essere autorizzati a dare un parere in conferenza dei servizi, ma bisognava far sedere anche i sindaci interessati a quel tavolo. Per Taurino è più idonea la località “Ciccio Prete” per un nuovo impianto di biomasse con un certo impatto odorigeno.“Mi dispiace prendere atto della mancanza di buon senso nelle dichiarazioni e posizioni dell’Ass. Scorrano, che invece di assumersi le responsabilità che il suo ruolo richiederebbe si lascia andare a esternazioni strumentali e pretestuose - dichiara il sindaco di Surbo, Ronny Trio - Il Comune di Lecce dovrebbe provare ad ascoltare, scevra da pregiudizi e risentimenti politici, ciò che le comunità di Surbo e Trepuzzi hanno voluto ribadire con la partecipazione al sit-in davanti all’abbazia di Cerrate e non rifugiarsi in risibili affermazioni con le quali lo stesso Assessore manda la palla in tribuna per non affrontare la partita. Ciò che l’Assessore Scorrano dice, mentendo e sapendo di mentire, farebbe supporre che la politica non ha alcun ruolo nello stabilire le priorità strategiche dello sviluppo del territorio, ma così non è,come lui sa o dovrebbe sapere. Se l’Assessore fosse ispirato da quella buona fede di cui accusa gli altri di essere manchevoli, saprebbe benissimo che l’Amministrazione Comunale di Surbo ha contrastato in tutti i modi un impianto, quello di proprietà del gruppo Eni, rispetto al quale continua la propria azione per mitigare l’impatto prodotto sul territorio. Prova ne sono le iniziative promosse dal sottoscritto, tra cui cito, a titolo di mero esempio, la richiesta inviata alla Provincia di Lecce l’8/4/2024 con cui chiedevo la revoca dell’AUA e quindi la chiusura di quell’impianto. All’Assessore Scorrano, che parla di centro sinistra in affanno, suggerirei di verificare quale sia la posizione delle forze politiche di centro destra che con lui siedono in Consiglio Comunale, come il Movimento Regione Salento, che ha espressamente dichiarato la propria contrarietà attraverso i Circoli di Surbo e Trepuzzi e da cui mi aspetterei, conoscendo la sensibilità del Consigliere Pagliaro, una ulteriore e rafforzata presa di posizione sull’argomento.Per l’assessore Gianpaolo Scorrano si tratta di “attacchi personali” e “inutili offese”: ''Evidentemente le ulteriori precisazioni effettuate dal sottoscritto sulla posizione del Comune di Lecce che, come più volte detto, non è favorevole alla realizzazione dell’impianto in quel sito, ma che si atterrà alle disposizioni di una legge nazionale sovraordinata a quella locale, non è stata gradita dai due primi cittadini. Così come, evidentemente, non dev’essere piaciuto l’invito a far rispettare le norme e le prescrizioni effettuate da Arpa Puglia per quanto concerne l’impianto Eni già esistente sul territorio di Surbo e i cui effetti nefasti sono noti ai più''.''Al sindaco Trio, che non perde un’occasione pur di uscire sulla stampa seppur in maniera scomposta, vorrei ricordare che l’AUA inerente l’impianto di biomasse in località Mazzarella (cui afferma di esser contrario) è stata rilasciata con provvedimento n. 1 del 23/03/2023 del SUAP del comune di Surbo e che, pertanto, è lo stesso comune -e non altri come vorrebbe far intendere- che la devono revocare. Così come è bene ricordare che - sempre il sindaco Trio - si è rifiutato di far eseguire i doverosi controlli sulla regolarità degli sversamenti, come richiesto dalla minoranza in Consiglio Comunale, motivando la propria insindacabile decisione che tali controlli non sono previsti dall’AUA e, dunque, dalla normativa vigente. In buona sostanza, secondo il sindaco Trio, lo scrivente assessore avrebbe il potere di agire in contrasto alle Leggi Nazionali, lui invece no''.''Circa le veementi dichiarazioni del sindaco di Trepuzzi c’è davvero ben poco da aggiungere. Dispiace, certamente, che non sia soddisfatto di poter partecipare alla Conferenza di Servizi asincrona con proprie memorie, scritti e documenti che ad oggi non sono ancora pervenuti. Si rammenta, inoltre, al sindaco Taurino che se c’è qualcuno che deve imparare a rispettare le idee, i ruoli e, soprattutto, le competenze, quel “qualcuno” non è certamente il sottoscritto, dal momento che il progetto di Agrienergia Circolare 6 Srl ricade per intero nel territorio del comune di Lecce che neanche confina con quello di Trepuzzi. Aberrante, in ultimo, la proposta del primo cittadino di Trepuzzi di realizzare gli impianti di tal fatta in località Ciccioprete (sulla via Lecce-San Cataldo), già compromessa dal depuratore dove peraltro scarica anche il comune di Surbo e nelle cui vicinanze sorge la Residenza Sanitaria Assistenziale “Marangi - Crispino” oltre a numerose civili abitazioni e aziende artigianali''.''Senza nulla togliere a Casalabate, anche Lecce sta investendo tantissimo sulle sue marine e se c’è qualcosa che procura davvero vergogna, oltre a questo tipo di proposte che definire oscene sarebbe un eufemismo, è che due sindaci si scaglino -senza motivo alcuno e mistificando scientemente la realtà- contro chi sta facendo unicamente il proprio dovere, nel rispetto delle Leggi vigenti in materia e con le poche “armi” a sua disposizione''.''Se c’è da fare una battaglia vera contro questo tipo di installazioni che rischiano di deturpare irrimediabilmente il nostro territorio, occorrerà farla in Regione Puglia (ognuno con i propri rappresentanti regionali) per modificare il DDL sulle aree idonee affinché tutte le aree e i siti vincolati e/o di particolare pregio vengano realmente estromessi dalla progettazione di impianti di energie rinnovabili. Il Comune di Lecce e il sottoscritto, al riguardo, hanno già offerto il proprio contributo, unitamente a tantissimi sindaci della provincia, nel corso delle tre riunioni che si sono svolte presso il Comune di Lequile. Dispiace aver constatato in quell’occasione l’assenza proprio di Surbo e Trepuzzi“.
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