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Impianto di biometano: è competente solo Lecce, presto la conferenza dei servizi

L’assessore Scorrano: “Tutti dovranno fare chiarezza nella conferenza dei servizi: Noi chiederemo il rispetto delle distanze e delle leggi. Tante domande: guardia alta”.

Il progetto per la realizzazione di un impianto agricolo di digestione anaerobica per la produzione di biometano ha messo in allarme tre comunità: Lecce, Surbo e Trepuzzi, ma è competente a esprimersi in Conferenza dei servizi solo la prima. L’impianto è di Agrienergia Circolare 6 Srl.

È di questi ultimi giorni la polemica scoppiata a Surbo dove alcuni consiglieri di minoranza hanno esortato il sindaco Trio a convocare un Consiglio comunale monotematico sul progetto chiedendo, altresì, di “invitare” per l’occasione il Sindaco di Lecce.

Successivamente alla singolare richiesta, Trio ha manifestato pubblicamente il proprio dissenso sull’opera, pur senza motivare, in alcun modo concreto, la “scelta di campo” effettuata per un progetto che, peraltro, ricade per intero sul territorio del Comune di Lecce. A stretto giro anche i coordinamenti del PD di Lecce, Surbo e Trepuzzi hanno espresso -con una nota stampa- la loro preoccupazione per l’eventuale realizzazione dell’impianto.

“Il sottoscritto ha appreso, non senza un certo stupore, delle suddette iniziative intraprese - a vario titolo - dal Sindaco di Surbo, da una parte della minoranza dello stesso comune e da vari circoli del PD, compreso quello leccese -scrive l’assessore all’Urbanistica di Lecce, Gianpaolo Scorrano - Eppure il sindaco Trio sa bene che è stata indetta apposita Conferenza di Servizi essendo stato regolarmente informato (come comune confinante) con nota dell’11 ottobre e a seguito della quale ha richiesto, con propria nota del 18 ottobre, di poter partecipare al procedimento pur non avendo alcun titolo secondo le vigenti norme in materia''.

L’amministrazione comunale di Lecce sta valutando proprio in queste ore la possibilità di accogliere la ‘particolare’ richiesta di Trio al fine di consentire al sindaco di Surbo di esprimere e motivare in quella sede l’annunciato dissenso, magari supportandolo con argomentazioni tecnico-giuridiche che, al momento, sembrerebbero del tutto mancare. Per quanto concerne la richiesta di un Consiglio monotematico da parte della minoranza consiliare di Surbo sembrerebbe più una provocazione che un atto formale vero e proprio, atteso che i tre consiglieri d’opposizione firmatari sanno bene di non rappresentare un quinto dei consiglieri necessari per formulare la suddetta richiesta.

Anche i circoli del PD sembrerebbero essersi finalmente svegliati dal torpore che li ha caratterizzati negli ultimi anni, dal momento che - sino ad oggi - nessuna preoccupazione è stata mai espressa dagli stessi con riferimento all'impianto di biocompostaggio, ricadente in territorio di Surbo, di proprietà dell'Eni, e a quello di termodistruzione di rifiuti sanitari, ricadente in territorio di Lecce, di proprietà Biosud Srl, giusto per citare alcuni esempi. Eppure sui possibili nefasti impatti sul territorio (soprattutto odorigeni) da parte dei due impianti sopra richiamati (vedasi Masseria Trapanà), lo scrivente ha acceso più volte un faro in qualità di Presidente della commissione XI di Controllo nella precedente consiliatura, restando non solo inascoltato ma, addirittura, vedendosi bocciata in Consiglio Comunale (giugno 2023) e proprio dalla maggioranza di cui il PD faceva parte integrante, la mozione con cui si chiedevano i doverosi monitoraggi oltre a maggiori controlli”.

L’amministrazione Poli Bortone, però, promette di tenere alta la guardia su questa vicenda. “Ad ogni buon conto, da un primo veloce riscontro della documentazione in atti effettuato dallo scrivente sul progetto, appare evidente che tutti gli Enti interessati dovranno fare chiarezza, nelle sedi competenti e nei modi previsti dalla Legge, con particolare riferimento al rispetto delle distanze da siti sensibili e al relativo impatto visivo e odorigeno - scrive Scorrano - Solo una volta che saranno eseguite tutte le opportune verifiche in Conferenza di Servizi il sottoscritto assessore alle politiche urbanistiche, unitamente all’assessore all’ambiente Severo Martini e al sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, potranno esprimere consapevolmente le proprie valutazioni sull’impianto in questione, atteso che è sempre più necessario non solo monitorare gli effetti degli impianti già esistenti ma anche mappare/esaminare con attenzione tutte le richieste di impianti di energie rinnovabili (eolico, fotovoltaico, agrovoltaico, biogas, biomasse, etc) che stanno giungendo in questo ultimo periodo e che, senza un adeguato controllo, rischierebbero seriamente di trasformare in maniera irreversibile il nostro territorio già in buona parte compromesso”.


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