Ambiente Puglia sette 

Invasi a secco in Basilicata, acqua a singhiozzi mette a rischio le colture

L'allarme deigli agricoltori soprattutto della provincia di Taranto che lamentano la scarsa erogazione di acqua dalla diga di San Giuliano

In Puglia mancano 90 milioni di metri cubi d’acqua e l’erogazione a singhiozzo in provincia di Taranto mette a rischio colture e allevamenti.

«Non si contano più le segnalazioni che stiamo facendo quotidianamente perché arrivi l’acqua e nei tempi giusti. Dall’invaso di San Giuliano in Basilicata dovrebbero essere erogati ogni giorni 1000 litri di acqua che spesso non arrivano proprio e l’erogazione viene chiusa in tarda mattinata, molto prima del tempo- denuncia il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo - stiamo vivendo una siccità prolungata che si è manifestata già dall’inverno scorso e abbiamo denunciato per tempo il razionamento dell’acqua da parte del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, con la possibilità di irrigare solo 2 volte al mese ogni 14 giorni. Così i campi seccano e le colture muoiono».

In Puglia le aree a rischio desertificazione sono pari al 57% del territorio regionale – aggiunge Coldiretti Puglia - per i perduranti e frequenti fenomeni siccitosi, dove per le carenze infrastrutturali e le reti colabrodo viene perso l’89% della pioggia caduta. Uno spreco inaccettabile per un bene prezioso anche alla luce dei cambiamenti climatici che – continua la Coldiretti - stanno profondamente modificando la distribuzione e l’intensità delle precipitazioni anche sul territorio nazionale.

«Tale improvvisa riduzione causa difficoltà nella gestione irrigua in provincia di Taranto, poiché il canale adduttore lungo 35 km da San Marco di Bernalda (Matera) a Palagianello (Taranto) si abbassa di livello e in alcuni comizi irrigui l’acqua non riesce ad arrivare. Peraltro – si legge in una nota di Cia Agricoltori Puglia Area Due Mari e Confagricoltura Taranto  – non si comprendono le ragioni della riduzione di portata, atteso che al momento sono presenti in diga circa 26 milioni di metri cubi sufficienti a garantire la portata di mille litri al secondo per la Puglia e altrettanti per la Basilicata”. La diga di San Giuliano è di proprietà al 50 per cento della Basilicata ed al 50 per cento della Puglia è stata costruita nel 1958 per irrigare una superficie di circa 20mila ettari metà in Basilicata e l’altra metà in Puglia; in Basilicata la stagione irrigua inizia nei primi mesi dell’anno in Puglia nel mese di maggio e questa situazione di fatto  determina un maggiore utilizzo di acqua in Basilicata rispetto alla Puglia».






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