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Comitato di commercianti attacca il sindaco: "Su Piazza Libertini ha mentito"

Il comitato di commercianti in Piazza Libertini attacca il primo cittadino sul divieto di installare gazebo in Pvc: “Si è nascosto dietro il parere della Soprintendenza, che non si &egrav...

Il comitato di commercianti in Piazza Libertini attacca il primo cittadino sul divieto di installare gazebo in Pvc: “Si è nascosto dietro il parere della Soprintendenza, che non si è mai detta contraria”. Il comitato Libertini, costituito da un gruppo di commercianti, si schiera contro il sindaco di Lecce per la vicenda dei gazebo in pvc vietati nella piazza del capoluogo. In una nota scrivono: “Ormai è evidente che le regole, il decoro e finanche la Sovrintendenza erano soltanto delle scuse per impedirci di compiere l’unica cosa che sappiamo fare da cinquant’anni, per mantenere le nostre famiglie e prestare un servizio alla città e ai cittadini. Perché noi siamo questo, siamo un riferimento nel cuore di Lecce”. “Ma tutto questo – affermano - non solo è stato ignorato da una scelta politica che evidentemente non approviamo, ma che avremmo pure potuto rispettare, se ci avesse trattato con lealtà, apprezzando i nostri sacrifici e comprendendo le nostre difficoltà. Senza correttezza non c’è trasparenza. In realtà il sindaco e questa amministrazione ci hanno sempre riferito che la Sovrintendenza non avrebbe mai approvato l’uso dei gazebo in pvc, il cui costo di affitto è minimo, imponendoci di fatto l’uso di casette in legno, che risultano essere scomode e sottodimensionate per il nostro utilizzo, il cui costo di affitto supera i millecinquecento euro per un solo mese. L’anno precedente siamo riusciti a fare un sacrificio e forse sotto minaccia della mozione presentata da Prima Lecce, l’amministrazione ha ceduto”. “Quest’anno – lamentano i commercianti - l’amministrazione ha ripreso a scaricare la responsabilità sulla Sovrintendenza, riferendoci che mai ci avrebbe autorizzato ad utilizzare le pagodine in pvc. Pertanto ci siamo impegnati nella ricerca di casette in legno, la cui disponibilità era terminata perché utilizzate dai commercianti di piazza Mazzini. Siamo quindi rimasti schiacciati tra le menzogne dell’amministrazione e l’impossibilità di recuperare le casette in legno. Per questo senza speranza alcuna abbiamo richiesto alla sovrintendenza di autorizzarci all’uso di pagodine in pvc, perché l’alternativa a questo era l’impossibilità di lavorare. Così abbiamo scoperto che la Sovrintendenza non è mai stata contraria all’uso delle pagodine in pvc, abbiamo scoperto che questa mancanza di trasparenza l’anno scorso ci è costata un forte sacrificio economico per affittare quelle in legno, oggi ci ritroviamo a non poter lavorare nel periodo in cui speravamo in un guadagno extra”. “Ringraziamo – concludono - gli uffici della Sovrintendenza per il parere favorevole e il ridotto tempo di autorizzazione, rimaniamo scettici nel constatare che questa amministrazione si muove secondo i gusti personali del sindaco che antepone il suo diletto, alle necessità di oltre quaranta famiglie di riuscire a sbarcare il lunario”.   E scoppia la polemica politica. Andrea Pasquino, presidente del gruppo consigliare “Congedo sindaco” commenta: “Ancora una volta questa amministrazione del ‘finto cambiamento’ è molto brava nel lanciare spot pubblicitari ‘Un Natale spettacolare’ per poi porre in essere scelte politiche scellerate che mettono in ginocchio gli operatori economici della nostra città. La cosa più sgradevole è la mancanza di coraggio nell'assumersi la paternità di tale scelte politiche, dettate dall'improvvisazione e della mancanza di programmazione, scaricando le colpe su inesistenti posizioni della soprintendenza (i cui pareri risultano poi essere in direzione opposta rispetto alla posizione assunta dall'Amministrazione). Il mio auspicio è che l'Amministrazione comunale si renda conto dell'errore commesso e faccia un passo indietro consentendo ai commercianti di Piazza Libertini di poter lavorare nel periodo natalizio utilizzando le pagodine in pvc per poter garantire anche a loro e alle loro famiglie, in questo periodo di profonda crisi, non dico un ‘Natale spettacolare’ ma almeno un Natale sereno”.   

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