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Passi carrabili "fantasma", Scorrano: "Cittadini ingiustamente vessati, sindaco ritiri avvisi"

Il consigliere comunale di opposizione interviene sugli accertamenti affidati dal Comune alla Dogre. Sui passi carrabili “fantasma” il Sindaco di Lecce “si attivi in autotutela co...

Il consigliere comunale di opposizione interviene sugli accertamenti affidati dal Comune alla Dogre. Sui passi carrabili “fantasma” il Sindaco di Lecce “si attivi in autotutela con estrema urgenza a ritirare tutti gli avvisi di accertamento notificati per gli anni 2014 -2018 e rimborsi le somme illegittimamente già incassate per l’anno 2013, per evitare ulteriori disagi e danni economici a tutti i cittadini leccesi ingiustamente vessati”. Così Gianpaolo Scorrano, consigliere per “Adriana Poli Bortone sindaco” a Palazzo Carafa. “In questi ultimi mesi la Concessionaria Dogre, su input del Comune di Lecce, sta eseguendo sopralluoghi su tutto il territorio comunale (marine comprese) allo scopo di censire tutti i “passi carrabili” esistenti provvedendo a notificare ai “probabili” proprietari i relativi avvisi di pagamento a partire dagli ultimi cinque anni – scrive - è utile sapere, innanzitutto, che “sono considerati passi carrabili tutti quei manufatti costituiti generalmente da listoni di pietra o da altro materiale o da appositi intervalli lasciati nei marciapiedi o, comunque, da una modifica del piano stradale intesa a facilitare l’accesso dei veicoli alla proprietà privata”. E’ oramai noto che ogni Comune d’Italia possa, con proprie deliberazioni, stabilire la non applicazione della tassa sui passi carrabili. Il Comune di Lecce, Amministrazione Poli Bortone prima e Perrone poi, ha deliberato in tal senso a partire dall’anno 2001, abolendo di fatto la tassa sui passi carrabili sino all’anno 2018 con quattro diverse deliberazioni del Consiglio Comunale, mai revocate e sempre confermate. Poco prima delle feste natalizie, l’amministrazione del cambiamento “Salvemini - Delli Noci”, con deliberazione di giunta del dicembre 2018, decide di reintrodurre (o ripristinare) la TASSA in questione attivando per la prima volta (dal 2001) un capitolo di bilancio per la riscossione della tassa sui passi carrabili. Parte così una vera e propria “caccia al passo carrabile” affidata direttamente dal Comune di Lecce al Concessionario Dogre che, però, non ha i mezzi (collegamento con il Catasto Edilizio Urbano) e le risorse umane né per eseguire i necessari controlli né tanto meno per rispondere alle centinaia di istanze in autotutela pervenute, costringendo di fatto il cittadino – contribuente ad adire (entro i termini) le vie legali con notevole dispendio di energia e di danaro. Accade, infatti, che i “poveri impiegati” della Dogre, armati unicamente di metro (per calcolare la superficie e la relativa tassa) e di macchina fotografica (per fotografare il “presunto” passo), si aggirino per il nostro territorio alla ricerca del passo “impagato”; ed è così che, davanti ad una saracinesca abbassata, al fianco della quale si staglia una targa lucente con il nome di quattro professionisti (che lasciava ben intendere che trattavasi di uno studio professionale, peraltro regolarmente accatastato come A10), gli zelanti impiegati, rilevata la presenza di un qualsivoglia scivolo, provvedono a notificare al primo nome riportato sulla targa (che, dunque, non era passata inosservata) i relativi avvisi di pagamento dall’anno 2014 in poi. A questo punto è doveroso porsi alcune domande:  quel nome cui è stato notificato l’avviso era del proprietario? NO. Quell’immobile era un locale destinato a garage o deposito? NO. Quello scivolo consentiva, forse, l’accesso di un’autovettura nell’immobile avente altra destinazione d’uso? NO. A fronte di tutto quanto sopra descritto (e questo è solo uno dei tanti casi verificatisi), lo scrivente nella sua qualità di Consigliere Comunale, investito del problema “passi carrabili fantasma” dai numerosi cittadini ingiustamente vessati, si è recato personalmente prima al Settore Tributi (dove, “con spallucce”,gli è stato comunicato che nulla il settore in questione poteva fare) e poi al Concessionario Dogre nel (vano) tentativo di far ritirare in autotutela gli ingiusti avvisi di pagamento emessi. Sono state revocati? NO. È stato gentilmente risposto di provvedere a fare istanza in autotutela; alla pronta replica che già in altri casi la detta istanza era stata effettuata senza, tuttavia, avere esito, veniva comunicato dalla Responsabile che le risorse a disposizione erano scarse e che, in caso di mancato accoglimento (o, per meglio dire, assenza di risposta) era necessario proporre ricorso nei termini previsti dalla Legge. Questo che oggi ho voluto raccontare è solo uno dei tanti casi e delle storture inerenti la tassazione dei passi carrabili che il governo del cambiamento ha messo in moto al solo scopo di battere cassa sullo stremato cittadino leccese. Se questa amministrazione intende, come in effetti ha già inteso, ripristinare la tassa sui passi carrabili, lo faccia dall’anno 2019 e si avvalga di mezzi adeguati e risorse qualificate per lo svolgimento dei necessari controlli”.

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