Cronaca Lecce 

Tragedia a Torre Chianca, polemiche sulla mancanza di postazioni del 118

Il presidente dell’associazione Daniele Biasco ha inviato una Pec al sindaco che, a sua volta, ha sottolineato la responsabilità della Asl. Aspro botta e risposta tra il sindaco Carlo ...

Il presidente dell’associazione Daniele Biasco ha inviato una Pec al sindaco che, a sua volta, ha sottolineato la responsabilità della Asl. Aspro botta e risposta tra il sindaco Carlo Salvemini e il presidente dell’associazione Marina di Torre Chianca Daniele Biasco in relazione alla tragedia occorsa ieri a un bagnante surbino, deceduto proprio nella marina leccese. Non si placa la polemica sul presidio del 118 a Torre Chianca: il sindaco Carlo Salvemini, all’indomani della morte di un bagnante aveva specificato di non avere competenza, su una questione che riguarda la Asl, replicando a quanto affermato da Daniele Biasco dell’Associazione Marina di Torre Chianca. “Non è responsabilità del Comune, del sindaco o di un assessore comunale istituire, mettere a gara e avviare il servizio del 118, ma delle Asl. Quella leccese si è mossa a tal proposito già nel marzo scorso, invitando con procedura pubblica le associazioni che effettuano servizi di emergenza a candidarsi alla gestione di 11 presidi sanitari sulla costa salentina. Ad oggi, per motivi dei quali non entro nel merito in questa nota, che attengono alla dialettica in corso tra Asl e associazioni di volontariato, il servizio non risulta ancora avviato a Torre Chianca, San Cataldo ed altre sei località marine del Salento”. “Una situazione di sofferenza non nuova, che si ripresenta puntualmente ogni anno, e per la risoluzione della quale so essere impegnato il commissario straordinario dell’Asl Rodolfo Rollo. In quanto sindaco seguo con estrema attenzione e interesse la vicenda, perché riguarda l’offerta di un servizio sanitario fondamentale, e non posso che incoraggiarne vivamente la risoluzione. Respingo con fermezza, e con una certa indignazione, ogni tentativo di utilizzare mediaticamente a mio danno e a danno della mia amministrazione la tragedia verificatasi a Torre Chianca, per la quale mi sento di esprimere alla famiglia del defunto le mie sentite condoglianze”. Daniele Biasco precisa che non era sua intenzione di attaccare mediaticamente il sindaco: “Abbiamo ritenuto opportuno fare la richiesta via PEC al Sindaco in quanto è la massima autorità della città di Lecce in merito alla salute dei cittadini e speravamo, come avvenuto lo scorso anno, che potesse fare formale richiesta al direttore generale della ASL affinché la postazione del 118 nella Marina di Torre Chianca venisse attivata quanto prima. Non solo: ricordo al primo cittadino che è sua la responsabilità sulle spiagge pubbliche, come dimostra l’Art. 54 del Testo unico degli Enti locali, il quale gli attribuisce appunto responsabilità in materia di sicurezza e incolumità dei bagnanti nelle spiagge libere, attualmente sprovviste anche di segnaletica che indichi l’assenza di servizio di salvataggio. Se avessimo voluto attaccarlo avremmo fatto un comunicato stampa lamentandoci e sollevando la polemica sulla problematica e non inviando a lui una richiesta, segno questo di stima e di ricerca di un dialogo collaborativo che auspichiamo ci sia nel futuro”. Sulla vicenda interviene anche Gaetano Messuti, di Sentire Civico: “Leggo e rileggo con stupore la posizione assunta dal Sindaco Carlo Salvemini in seguito alla legittima richiesta di aiuto da parte del presidente dell’associazione Torre Chianca ed allo stesso tempo membro del direttivo del movimento civico Sentire Civico. Legittimo è stato da parte di Biasco, richiedere il supporto e sostegno del primo cittadino in seguito alla disgrazia che ha scosso la comunità in questi giorni, affrontare una battaglia come quella intrapresa da Biasco richiede il supporto delle autorità amministrative. Ribadire le mancanze, le carenze in una marina che ogni giorno ospita anche numerosi bambini che si recano con i campi scuola del capoluogo, è stato oltre che legittimo anche doveroso. Biasco ha teso una mano ma si è visto bacchettare reo unicamente di essere stato candidato in una coalizione diversa da quella dì Salvemini. Il primo cittadino, una volta tale, dovrebbe essere il sindaco di tutti, almeno così Salvemini stesso ha ribadito nel suo discorso di proclamazione, ma nei fatti così non sembra essere. Sappiamo bene che i presidii 118 sono di competenza regionale, con i cui vertici Salvemini dovrebbe avere comunque un ottimo dialogo, ma importanti nell’immediato sarebbe garantire la sicurezza dei lembi di spiaggia libera e su quella, importante è la determinazione del primo cittadino. Mi auguro, che Salvemini possa comprendere che la città e le proprie emergenze vanno affrontate con il cuore sgombro da risentimenti, senza distinzioni tra figli e figliastri perché, passate le elezioni, si torna ad essere tutti cittadini con gli stessi diritti e doveri”.    

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