Economia e lavoro Lecce 

A Lecce il consiglio nazionale Uiltucs: si parlerà di commercio e servizi

Appuntamento al Castello Carlo V col direttivo del sindacato. Antonella Perrone: “Occasione per il territorio che ancora tanto deve fare per restituire dignità e certezze ai lavoratori di...

Appuntamento al Castello Carlo V col direttivo del sindacato. Antonella Perrone: “Occasione per il territorio che ancora tanto deve fare per restituire dignità e certezze ai lavoratori di questi settori-chiave della nostra economia”. Giovedì 9 maggio sarà Lecce ad ospitare il Consiglio Nazionale della Uiltucs, categoria che rappresenta i lavoratori del turismo, commercio e servizi. I lavori dell’organo di direzione del sindacato, composto attualmente da 153 rappresentanti, si svolgeranno, a partire dalle 9.30, nella sala convegni del castello Carlo V. Parteciperanno il segretario generale nazionale Uiltucs Bruno Boco e il segretario generale aggiunto Uil Pierpaolo Bombardieri. A fare gli onori di casa saranno i segretari regionale e provinciale della Uiltucs, Giuseppe Zimmari e Antonella Perrone. I professori Marco Valentini, direttore del dipartimento Economia e Imprese InNova Studi e Ricerche e Francesco Verbaro, docente della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, svolgeranno relazioni introduttive al dibattito sullo stato dell’andamento degli indicatori socio-economici del Paese e sulle prospettive delle scelte di politica economica del governo, con particolare riferimento al mercato del lavoro e alle politiche assistenziali e previdenziali. «È un’occasione importante per Lecce e il nostro territorio», dichiara Antonella Perrone, segretaria generale della Uiltucs di Lecce. «Oltre ad affrontare i temi organizzativi della categoria, - spiega – il Consiglio Nazionale guarderà a quelli di politica generale, come la proposta sul salario minimo di legge nel rapporto con la contrattazione collettiva, il tema della legalità e sicurezza del territorio anche in relazione alle condizioni di lavoro dei lavoratori degli istituti di vigilanza privata (ad oggi senza rinnovo del contratto e con innumerevoli problemi di sicurezza in una fase nella quale la criminalità organizzata ha rialzato la testa) e, infine, focalizzerà l’attenzione su commercio, turismo e servizi». «La scelta di Lecce assume un significato ancor più rilevante – sottolinea Perrone – perché parliamo di misure che riguardano tre settori-chiave della nostra economia locale, a cominciare dal turismo che vede il Salento protagonista nel panorama nazionale, ma carente di un reale modello di sviluppo che possa far compiere un salto di qualità oramai necessario all’intero comparto e ai suoi lavoratori. Manca ancora un progetto comune che ci consenta di mettere insieme e valorizzare le singole proposte turistiche e così superare il vincolo della stagionalità e, ancor più grave, il settore continua a essere caratterizzato da precariato diffuso, illegalità e lavoro nero. Buona occupazione, collegamenti efficienti, lotta all’illegalità e tutela del territorio devono essere, a nostro avviso, obiettivi comuni da perseguire insieme (istituzioni, imprese, parti sociali e datoriali) per far decollare il settore turistico senza penalizzare l’occupazione. Il turismo va sostenuto e valorizzato con interventi tempestivi ed efficaci, sul fronte dei servizi e anche come infrastrutture e trasporti: sarebbe un grande volano di ripresa». «I lavori del Consiglio Nazionale – prosegue la segretaria Uiltucs - verteranno anche sullo stato del comparto commerciale, sul quale pesano interventi di ristrutturazione di modelli organizzativi e crisi aziendali, che richiedono un’attenzione alta e costante. Dopo i piccoli negozi, ora tocca anche alla grande distribuzione subire le conseguenze dell'espansione dell'e-commerce. Le crisi dei “colossi” sono tante e diffuse ovunque: Trony, Conad, Mediaworld, solo per citarne alcune e ultima, ma solo in ordine di tempo, quella del Mercatone Uno che ha visto la fuoriuscita di centinaia di lavoratori e lavoratrici e la decurtazione dell’orario di lavoro per chi ha conservato il posto di lavoro. Una situazione drammatica che coinvolge anche i 123 lavoratori dei punti vendita di Surano, Matino e San Cesario, quest’ultimo posto perfino sotto sequestro dagli ufficiali giudiziari, a seguito di sfratto esecutivo presentato dalla proprietà dell’immobile. Tutto mentre la politica si mobilita per i temi fiscali contro questi giganti dell’e-commerce, meno per le conseguenze sui posti di lavoro andati in fumo». «Qui da noi – rileva ancora Perrone - la ripresa stenta a prendere tono e volume, la crisi è tutt’altro che superata. Per questo la nostra categoria sindacale continuerà a lavorare sul territorio mantenendo come unico obiettivo la buona occupazione e la legalità, che per noi sono gli unici cardini della vera ripresa. E a questo proposito – conclude - non possiamo che essere lieti della scelta dei vertici nazionali di riunire a Lecce l’organo direttivo della categoria: sarà una vetrina prestigiosa per il capoluogo salentino e creerà un indotto notevole anche dal punto di vista ricettivo e turistico».  

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