Economia e lavoro 

Il Salento è terra "fertile" per gli imprenditori stranieri

Secondo Infocamere in provincia sono attive 6.524 aziende non italiane, ed è un trend in crescita    E mentre gli imprenditori salentini impiantano altrove le loro aziende, spostand...

Secondo Infocamere in provincia sono attive 6.524 aziende non italiane, ed è un trend in crescita    E mentre gli imprenditori salentini impiantano altrove le loro aziende, spostando dal territorio risorse e “cervelli”, l’operazione al contrario si registra sul fronte delle piccole o piccolissime aziende. A confermare il dato per certi versi in controtendenza è Infocamere, ente per il quale la fondazione “Leone Moressa” ha elaborato uno studio condotto nel 2010 (ma per il 2011 non si annunciano sostanziali modifiche) sulla natalità delle nuove aziende in relazione con l’imprenditoria straniera. Il trend dell’economia salentina segnala un +5,1% di imprese avviate da stranieri, gestite da persone che evidentemente credono nelle potenzialità del territorio, e che, probabilmente, nella nostra economia intravedono possibilità che sfuggono agli stessi salentini. Insomma, se Lecce ed il Salento crescono a livello di imprese, ciò lo si deve alle 6.524 aziende gestite da stranieri.  Un dato che pone la provincia più meridionale di Puglia al primo posto in questa speciale classifica che completa il podio con la piazza d’onore assegnata a Bari (seconda con 6.444 aziende attive) e con la terza piazza appannaggio della provincia di Brindisi, molto lontana a quota 1.576 aziende “non italiane”.  Ad investire di più sul nostro territorio sono gli imprenditori cinesi, ma anche del Bangladesh, maghrebini, marocchini e dell’Est europeo. Il settore che va per la maggiore? Ovviamente quello relativo al commercio al dettaglio (2.950 investitori), seguito dall’attività manifatturiera (617) e dal turismo (468).    Daniele Greco   (fonte: Belpaese) 

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