Cronaca Politica Novoli 

Vecchi convogli depredati: "spariti" radiatori e arredi. De Lorenzis: "Urgono soluzioni"

Ad accorgersi dell’accaduto è stato il personale del Museo ferroviario leccese. Il deputato del M5s parla di “danno gravissimo ai beni storici del territorio”. Furti nella ...

Ad accorgersi dell’accaduto è stato il personale del Museo ferroviario leccese. Il deputato del M5s parla di “danno gravissimo ai beni storici del territorio”. Furti nella stazione di Novoli ai danni dei vecchi convogli da rottamare: a sollevare il problema è il deputato del Movimento Cinque Stelle, Diego De Lorenzis, che rende noti alcuni episodi che stanno interessando i treni abbandonati, letteralmente “saccheggiati” da ignoti, che hanno sottratto radiatori, apparecchiature varie e arredi dai treni parcheggiati sul primo binario. È stato il personale del Museo ferroviario leccese, in un sopralluogo, ad accorgersi dell’accaduto. De Lorenzis, vicepresidente della commissione Trasporti della Camera dei deputati, sottolinea come le componenti rubate abbiano “rilevanza storica” e siano “tutelati dalla Soprintendenza e destinati a essere riqualificati in chiave turistica”. Si tratta di “un danno gravissimo ai beni storici del nostro territorio – spiega -, lasciati alla mercé di tutti a causa dello stallo in Regione Puglia, che ancora non ha trovato la soluzione per la loro tutela e valorizzazione, considerato che la stessa Regione non è riuscita ancora a trovare un accordo con la Fondazione Fs”. “Nel momento in cui – prosegue - il Parlamento riconosce il ruolo delle associazioni museali nella legge per il turismo ferroviario, è inaccettabile assistere a queste vicende. Considerato l'alto potenziale turistico dei progetti che potrebbero interessare questi quattro rotabili, chiedo con urgenza lo spostamento dei mezzi presso la stazione di Gallipoli, unica al momento ad avere caratteristiche idonee per proteggere questi beni da successivi furti perché, visto anche quanto accaduto nello scalo Trenitalia di Surbo, dobbiamo impedire che tali azioni criminali accadano nuovamente”. Nella foto, un treno storico a Gallipoli

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