Politica Lecce 

Malumori in Forza Italia dopo le primarie, commissariato il coordinamento cittadino

La decisione è arrivata dopo la presa di posizione di Sturdà nei confronti del metodo con cui si è arrivati all’accettazione delle primarie. È stato commissariato ...

La decisione è arrivata dopo la presa di posizione di Sturdà nei confronti del metodo con cui si è arrivati all’accettazione delle primarie. È stato commissariato il coordinamento cittadino di Forza Italia Lecce, dopo il caso primarie che ha diviso le anime interne del partito nel capoluogo salentino. La decisione è arrivata dal direttivo regionale, nelle scorse ore. Intanto il direttivo cittadino, in una nota, difende le scelte di Sturdà, “reo” di aver “difeso il partito, le sue scelte, la sua coerenza”. “Dopo le sconcertati parole del Coordinatore Provinciale – si legge -, che ci avevano già confermano come Paride Mazzotta non può essere considerato più il garante dell’equilibrio e della tenuta del partito, ora arriva questa ennesima scelta presa per conto e per l’interesse di pochi. Sempre gli stessi”. “L’attacco del tutto gratuito rivolto da Mazzotta a Cristian Sturdà – si legge ancora -, ci ha lasciati perplessi oltre che delusi. Chi confonde, infatti, la coerenza con ricerca di visibilità è un miope. O almeno fa finta di esserlo. La gestione delle ultime vicende politiche di Forza Italia a Lecce lascia molto a desiderare: come si può contestare un coordinamento cittadino che chiedeva solo il rispetto delle regole? Ricordiamo, ancora una volta, che il 14 gennaio il partito all’unanimità aveva deliberato la candidatura della Senatrice Adriana Poli Bortone a sindaco: da quel giorno in poi non c’è stato alcun direttivo che abbia inteso mutare tale indicazione”. “Ecco perché bene ha fatto Cristian Sturdà – si precisa -, con grande senso di coerenza e di rispetto verso la bandiera di Forza Italia, a prendere le difese del partito e di una delle sue migliori rappresentanti. Ma evidentemente in Forza Italia non c’è più spazio per la coerenza e per il rispetto delle decisioni dei suoi organi collegiali, senza contare il modo indecoroso in cui è stato trattato il nome di Adriana Poli Bortone. In molti in questi giorni hanno toccato il minimo della loro credibilità e con loro anche l’intero partito”.

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