Politica Calimera 

Ospitalità a Mimmo Lucano, Lega e Forza Italia attaccano sindaco di Calimera

Per gli esponenti dei partiti del centrodestra la scelta è grave perché sembra non tenere conto delle accuse a carico del primo cittadino di Riace. La proposta di ospitalità al...

Per gli esponenti dei partiti del centrodestra la scelta è grave perché sembra non tenere conto delle accuse a carico del primo cittadino di Riace. La proposta di ospitalità al sindaco di Riace, Mimmo Lucano, offerta dalla prima cittadina di Calimera, Francesca De Vito, solleva le critiche e le polemiche di Lega e degli altri partiti del centrodestra. Com’è noto, Lucano è sottoposto al divieto di dimora nella sua città perché indagato con l’accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e illeciti nell'affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti all’interno di quello che viene indicato da molti come il “modello Riace”. Il consigliere regionale e coordinatore pugliese della Lega, Andrea Caroppo, sottolinea come Lucano non sia in esilio ma “sottoposto a misura cautelare nell'ambito di un procedimento penale nel quale risulta indagato”: “Chiedo al sindaco di Calimera: manifesta stima e propone ospitalità a tutti coloro che sono sottoposti a misure cautelari o indagati per gravi reati? è così che rispetta il lavoro della magistratura e promuove la legalità?”. “Anziché queste pietose uscite di promozione dell'illegalità – conclude -, si occupi anche dei problemi dei calimeresi”. Rincara la dose la segretaria provinciale del partito di Salvini, Elisa Rizzello, che dichiara: “Legittimare indagati e situazioni in corso di accertamento nel tentativo di elevarli a vittime è quanto di peggiore possa compiersi. Da tutto ciò è chiaro come le sole vittime siano i cittadini calimeresi, che vedono lese necessità sicuramente diverse e accantonate dal sindaco alle prese con altro, e il principio di legalità cui un amministratore è tenuto”. Al coro delle critiche si aggiunge quello di Brizio Maggiore, esponente cittadino di Forza Italia, che parla di “fatto inverosimile”: “Non si infanghi – afferma - il nome di Calimera e la ‘stele’ simbolo di ospitalità e la generosità dei cittadini. Nessuno si permetta di parlare a nome dei Calimeresi senza prima chiedere a loro cosa ne pensino, il paese non è di sua proprietà. Ricordo alla sindaca De Vito che governa con una maggioranza votata solo dal 27 per cento dei calimeresi, quindi è giusto che amministri non che prenda scelte politiche così differenti dalla maggioranza del paese. Sarebbe giusto, prima di fare scelte scellerate, passare dal consiglio comunale, organo sovrano, o ha paura di far nascere problemi politici all’interno della sua maggioranza? Piena fiducia nella magistratura, essendo sempre garantisti, ma aspettiamo il loro giudizio per vedere se è vero che Lucano abbia celebrato finti matrimoni al fine di procurare falsi titoli di soggiorno”.

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