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Nuoce gravemente all'ambiente

Il Comune di Lecce ha dichiarato guerra alla sporcizia e lo ha fatto con due ordinanze ad hoc, in vigore dal prossimo 13 maggio: banditi dalle strade mozziconi di sigarette, volantini pubblicitari e c...

Il Comune di Lecce ha dichiarato guerra alla sporcizia e lo ha fatto con due ordinanze ad hoc, in vigore dal prossimo 13 maggio: banditi dalle strade mozziconi di sigarette, volantini pubblicitari e chewingum, con obbligo di posacenere fuori dalle attività commerciali.  Mentre gli amministratori di altri Comuni salentini a forte vocazione turistica plaudono all’iniziativa, il sindaco di Lecce Paolo Perrone lancia un messaggio ai suoi concittadini: “Tutti potranno dare il loro piccolo contributo a mantenere intatta la bellezza della nostra città”    Paese che vai, gente che trovi. Sarà stata questa convinzione a invogliare l’Amministrazione comunale di Lecce a un’inversione di marcia. O, per meglio dire, a un cambiamento di rotta. Sì perché, nel caso delle ordinanze che in questi giorni stanno catalizzando le attenzioni della cittadinanza, non si tratta assolutamente di un dietrofront compiuto dalla oramai nota città barocca, ma di un nuovo inizio. È così che, con l’estate alle porte e il primo flusso di turisti in arrivo per le cosiddette vacanze pasquali, il capoluogo salentino si prepara all’accoglienza, e lo fa nel modo migliore.  Anche i fumatori più accaniti, questa è quasi una certezza, saranno stati concordi nel sapere che tra un po’ -si parla del prossimo 13 maggio- sarà vietato buttare i mozziconi (o cicche, come dirsi voglia) per terra. Un piccolo sforzo in più sarà richiesto ai leccesi: riporre il mozzicone nei posacenere che le attività commerciali collocheranno sull’uscio dell’attività commerciale, salvando così l’immagine di una città che punta sulla promozione delle sue bellezze. Le cicche ai piedi del Sedile, per restare in tema, non saranno piaciute mai a nessuno. Eppure, anche se un posto dove poterle mettere era necessario, fino a ieri non c’era.  Di qui l’idea dell’assessore all’Ambiente e vicesindaco di Lecce Gianni Garrisi dei posacenere fuori dai negozi. Le strade saranno costellate e non ci saranno più scuse: “Chiediamo a tutti i pubblici esercizi di collaborare con noi per tenere la città pulita -ha dichiarato Garrisi, presentando la prima delle due ordinanze ‘salva-decoro’-. Nel nuovo capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti abbiamo previsto degli appositi contenitori pubblici per le sigarette che andranno ad aggiungersi a quelli per la raccolta differenziata. Chiediamo questa collaborazione fino al momento in cui partirà il nuovo appalto”. Rivolgendosi poi ai cittadini, Garrisi ha puntualizzato: “Vogliamo che collaborino anche tutti quelli che vivono quotidianamente la città. Per i trasgressori sono previste sanzioni che vanno da 20 euro, per chi butta la sigaretta per terra, a un massimo di 550 euro per le situazioni più difficili che hanno a che vedere con la distribuzione del materiale pubblicitario”.  Ecco, appunto. I volantini sono l’oggetto della seconda rivoluzionaria ordinanza comunale, meglio nota come ‘contro il manifesto selvaggio’. Questa prevede il divieto di distribuzione del materiale pubblicitario e proibisce alle attività economiche di fare, in tutto il territorio comunale, pubblicità attraverso volantini o affissioni sui pali dell’illuminazione pubblica, della segnaletica stradale e sugli alberi. Il porta a porta, in definitiva, sarà l’unico metodo di consegna a sopravvivere: non si potranno mettere volantini, opuscoli, manifesti o altro materiale pubblicitario sotto porte e portoni, negli atri delle abitazioni private, sul parabrezza, sul lunotto delle autovetture. Tutto ciò che oggi, a tutti noi, matematicamente succede. I volantini non potranno essere consegnati neppure ai conducenti e ai passeggeri dei veicoli. Nessun divieto è previsto, come anticipato, per il “porta a porta”, a condizione che sia fatto nel rispetto delle norme.  Ma non finisce qui. Dopo i mozziconi di sigarette e i volantini, il Comune di Lecce è pronto a fare la guerra anche ai chewingum. In arrivo contenitori anche per le gomme da masticare, a ridosso delle strade. Con le maniere forti le cose dovrebbero andare diversamente: questo è almeno l’auspicio dell’assessore comunale Garrisi che, al timore della multa, affida la buona riuscita dei provvedimenti adottati.      Paolo Perrone: “Vogliamo offrire a tutti una città accogliente, ma soprattutto pulita”   Sono sempre più numerose le amministrazioni che, in tutta Italia, pongono in testa al loro programma l’immagine della città. Un aspetto su cui lavorare e migliorarsi perché il decoro urbano, quando c’è, è apprezzato dai cittadini e dai visitatori. L’ha capito bene il sindaco di Lecce, Paolo Perrone (nella foto). Da tempo a questa parte, infatti, i provvedimenti e le ordinanze comunali volte a correggere vizi in questo senso, fioccano. Ed ecco che, Palazzo Carafa percorre a grande velocità una strada intrapresa in maniera decisa. Se si pensa al weekend pasquale e all’estate alle porte, si comprende bene come queste azioni mirate servano a rilanciare l’immagine del capoluogo salentino in attesa dei grandi arrivi.  E lo comprende bene anche il primo cittadino del capoluogo salentino, il quale ritiene che i provvedimenti presi dalla sua Amministrazione siano strumenti idonei e necessari per mantenere la qualità dell’immagine della sua città, luogo di riconosciuto interesse storico e artistico: “Ordinanze come queste sono fondamentali per una città come Lecce che, grazie a splendidi monumenti e innumerevoli testimonianze storiche, può fregiarsi del titolo di ‘città d’arte’. Un riconoscimento che ci spinge ad attuare specifiche azioni amministrative, tali da offrire ai cittadini e ai turisti una città accogliente, ma soprattutto pulita”.  Provvedimenti che secondo Perrone costituiscono sì la strada giusta da intraprendere per il bene della città, ma che necessitano anche del fondamentale contributo dei suoi abitanti, veri protagonisti della vita del capoluogo salentino: “Educazione all’ambiente e decoro urbano rappresentano segni di civiltà attraverso i quali tutti i cittadini potranno dare il loro piccolo contributo a mantenere intatta la bellezza della nostra città. riusciranno a rendere la nostra città più bella e attrattiva. Un messaggio che lancio agli adulti e soprattutto ai bambini, i quali potranno seguire il buono esempio proprio dai noi grandi e dai genitori”.  Il sindaco ricorda poi quando mesi fa presentò le nuove mura della chiesa di Sant’Irene, recuperate in seguito al deturpamento causato dalle scritte: “In quell’occasione abbiamo spiegato che i trasgressori di simili atti sarebbero stati puniti con pesanti provvedimenti pecuniari. Le scritte rappresentano sicuramente una forma d’arte, ma non quando danneggiano importanti monumenti della città. Deturpare simili architetture significa mancare di rispetto al nostro patrimonio, alla nostra storia, e ciò vale anche per una semplice cicca gettata per terra o per un volantino ‘distribuito’ indiscriminatamente per le strade della città, lasciandole sporche e in disordine”.  Il Salento, però, non è solo Lecce; questo il sindaco Perrone lo sa benissimo e si augura che l’esempio della sua Amministrazione venga seguito ben presto dagli altri suoi colleghi della provincia, in particolar modo da coloro che governano comuni costieri: “Io penso che questo tipo di provvedimenti servano a tutte le città salentine, a maggior ragione a quelli con una forte vocazione turistica. Qualsiasi loro elemento può rappresentare lo specchio della città stessa: una strada, una piazza, un monumento. Mantenere quindi un idoneo decoro urbano non può far altro che migliorare l’immagine del proprio comune non solo agli occhi dei turisti, ma anche (e forse soprattutto) ai cittadini stessi. Sarei quindi ben contento se le amministrazioni comunali adottassero le nostre stesse ordinanze; credo che solo in questo modo, il Salento intero possa elevare la qualità del suo territorio”.    Barbara Politi 

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