Salute Sette Nuovo allarme sul fumo: danneggia anche i muscoli Pericolosissimo anche quello passivo: 4000 sostanze nocive nell’aria e nel corpo. Il fumo fa male anche ai muscoli. Se qualcuno non è ancora convinto, deve informarsi. Denti, pelle, al... 25/05/2018 a cura della redazione circa 7 minuti Pericolosissimo anche quello passivo: 4000 sostanze nocive nell’aria e nel corpo. Il fumo fa male anche ai muscoli. Se qualcuno non è ancora convinto, deve informarsi. Denti, pelle, alito, capelli, organi interni e persino l’umore sono a rischio a causa del fumo. La sigaretta in bocca diventa spesso un gesto compulsivo, un’abitudine malsana di ingerire veleno per morire lentamente. Aspirare passivamente è ancora peggio. Eppure, esistono locali notturni dove, in barba a tutte le regole, centinaia di giovani fumano affastellati in una sala da ballo: l’aria è irrespirabile, gli occhi bruciano e i polmoni pure. Le multe fioccano in alcune di queste discoteche salentine, ma la situazione non cambia. Quali sono i veri rischi, che spesso dimentichiamo? Inalare il fumo del tabacco bruciato (tabagismo) porta a una dipendenza terribile: in realtà è un’intossicazione di tipo cronico. Cominciamo col dire che quando accediamo una sigaretta 4000 sostanze nocive invadono l’aria e il nostro corpo: sostanze irritanti (come acido cianidrico, acroleina, formaldeide e ammoniaca, che hanno un’azione irritante e danneggiano la mucosa), catrame (benzopirene e idrocarburi, che sono cancerogeni), nicotina (che dà dipendenza e passa dai polmoni al sangue, fino al cervello), monossido di carbonio e tanto altro. I filtri riducono la quantità di sostanze inalate, ma non le eliminano. L’ultima inquietante scoperta sul fumo In queste ore, lo Sportello dei diritti, guidato da Giovanni D’Agata, ha reso nota una ricerca che mette in luce un nuovo problema scatenato dal fumo. Il tabagismo danneggia anche i muscoli. “Sarà colpa della lobby del tabacco, sarà perché le autorità non hanno voluto destare ulteriori allarmi perché ci guadagnano i governi e non solo, sarà infine perché gli studi circa le conseguenze del tabagismo non sono ancora completi, ma il fumo è una piaga sempre sottovalutata dalla gran parte della popolazione che non smette mai di sorprendere - ha evidenziato Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” - La conferma viene da un nuova ricerca, pubblicata su The Journal of Physiology, che dimostra per la prima volta che il fumo diminuisce il numero di piccoli vasi sanguigni dei muscoli delle gambe”. È noto che il fumo limiti la capacità di esercizio fisico ma è opinione diffusa che le minori prestazioni tipiche dei fumatori siano dovute al fatto che i polmoni s’infiammano, limitando quindi la loro capacità di assumere ossigeno. Tuttavia, oltre a questo, potrebbe esserci dell'altro. I ricercatori dell'Università della California, San Diego, hanno esposto topi a fumo di sigarette di tabacco per otto settimane tramite inalazione o iniezione. I risultati suggeriscono che il fumo di sigaretta danneggia anche direttamente i muscoli, riducendo il numero di vasi sanguigni presenti in quelli delle gambe e riducendo così la quantità di ossigeno e di sostanze nutritive che possono ricevere. Lo studio non ha identificato quali dei circa 4.000 prodotti chimici presenti nel fumo di sigaretta siano responsabili di questo danno. Questo sarà oggetto di ulteriori ricerche, insieme alla comprensione del processo attraverso il quale si riduce il numero di vasi sanguigni. I danni più noti causati dal fumo La prima cosa di cui deve preoccuparsi un fumatore (anche chi lo fa passivamente aspirando il fumo degli altri quotidianamente) è il suo apparato respiratorio: irritazione, aumento del muco, bronchite acuta e poi cronica e rischio enfisema polmonare sono in agguato già dopo poco tempo. Naturalmente, aumentano i rischi d’infezioni e la possibilità di attacchi d’asma. Poi, ci sono anche i danni al cuore e alla vita sessuale: problemi circolatori, infarto, ictus, impotenza nell’uomo, invecchiamento precoce della pelle, declino mentale. Per finire questa breve analisi del prezzo da pagare, possiamo dire con certezza scientifica che i fumatori rischiano il carcinoma polmonare con una frequenza 20 volte superiore rispetto a chi non fuma. Ma bisogna fare i conti anche col tumore al rene, alla vescica, al fegato, al colon ed all’esofago. Per le donne il rischio di osteoporosi e menopausa anticipata è dietro l’angolo, senza contare i pericoli per il bambino durante la gravidanza. A questo si aggiungono le gengiviti, le ulcere gastroduodenali e tanto altro. Potremmo continuare all’infinito, ma spero che vi basti quello che la scienza ha scoperto per cominciare a smettere di fumare. E’ un danno per la salute (fisica e mentale), per le vostre tasche e per la qualità della vostra vita. La speranza di vita di un fumatore è inferiore di almeno 8 anni rispetto a un non fumatore. Inoltre, i fumatori che hanno il vizio di fumare in ambienti chiusi mettono a rischio anche la vita dei non fumatori: il fumo passivo, infatti, causa bronchiti, polmoniti, crisi asmatiche e tumori. Cosa fare per smettere di fumare Ci sono tutta una serie di terapie per smettere, anche psicologiche e nutrizionali. Venire fuori da una brutta dipendenza non è mai facile. “Le abitudini sono abitudini – diceva Mark Twain – non le possiamo buttare giù dalla finestra, ma dobbiamo farle scendere lungo la scala, gradino per gradino”. E’ sempre meglio rivolgersi al proprio medico e cercare di adottare una terapia farmacologica (sostituti della nicotina), perché è più o meno lo stesso percorso che si fa per venire fuori dalla dipendenza di una droga. Bisognerà fare i conti con l’astinenza e cercare un idoneo sostituto di quella abitudine. Qualche studioso, ultimamente, promuove anche la stimolazione transcranica per superare questo tipo di dipendenze. L’adolescenza in fumo E’ necessario prevenire. La parte più critica della vita di una persona è quella dell’adolescenza: in quegli anni si forma la personalità e si evolve anche l’organismo. “Cominciare a fumare in adolescenza è devastante – spiega il dottor Paolo Peluso, pneumologo del Vito Fazzi – Allo sviluppo del tumore concorrono sia fattori non modificabili come la familiarità, ossia la predisposizione genetica a sviluppare la malattia, sia fattori modificabili, suddivisi in fattori legati allo stile di vita (fumo, raggi uv, alcol, alimentazione, obesità, sedentarietà) e fattori ambientali (inquinamento atmosferico, agenti chimici e fisici, agenti infettivi). Il fumo di tabacco è certamente il più importante fattore di rischio ed è responsabile secondo le ultime stime dell'ISS di un terzo delle morti per cancro e di circa il 90%dei tumori al polmone. È determinante non solo quante sigarette si fumano, ma soprattutto per quanto tempo si protrae l'abitudine. Il fumo contribuisce allo sviluppo del cancro sia perché può causare mutazioni genetiche sia perché deprime le risposte del sistema immunitario. Iniziare a fumare da adolescenti vuol dire in base a quanto detto prima aumentare il numero di anni di esposizione al fumo e di conseguenza anche il rischio di sviluppare il tumore. Secondo ultimi studi, inoltre, il fumo di sigaretta in età adolescenziale ridurrebbe la quantità di materia grigia nel cervello, in particolare a livello del lobo destro dell'insula, che è la regione del cervello coinvolta nel processo decisionale. Di conseguenza iniziare a fumare durante l'adolescenza, che è un momento critico nello sviluppo del cervello, può causare modifiche che rendono più difficile uscirne da adulti. La sigaretta elettronica fa male? Se, da un lato, la sigaretta elettronica aiuta a eliminare la vecchia sigaretta, dall’altro non sono ancora state studiate a fondo le controindicazioni della “sigaretta elettronica”. I dispositivi elettronici che vaporizzano sostanze contenute nelle cartucce non sono salubri, secondo gli esperti della Fondazione Veronesi. Le sostanze contenute (propellenti e spesso piccole quantità di nicotina) non sono un toccasana per l’apparato respiratorio. Comunque, usate per brevi periodi, le sigarette elettroniche possono essere un buon rimedio per sostituire il tabacco. “Nonostante sia passato ormai un decennio dall'introduzione della sigaretta elettronica gli studi non sono riusciti a stabilire con certezza se tale tecnologia comporta danni alla salute- spiega il dottor Peluso - Da un lato sicuramente può aiutare alcuni fumatori a smettere di fumare, d'altro canto si è visto però che in alcuni casi può anche incoraggiare i giovani a iniziare. Le sigarette elettroniche non possono essere classificate semplicemente come benefiche o dannose. Fatta eccezione per la nicotina l'esposizione a sostanze tossiche da e-cigs è inferiore rispetto alle sigarette convenzionali ma si tratta sempre di sostanze chimiche i cui effetti a lungo termine non sono noti. Gli studi condotti fino ad ora sugli animali hanno dimostrato che lo svagare a lungo termine potrebbe aumentare il rischio di cancro. Ciò che è certo è che gli adolescenti che usano le e-sigarette possono avere difficoltà respiratorie e i sintomi dell'asma peggiorano. In conclusione, data la loro introduzione relativamente recente, manca ancora un corpus scientifico di prove sui loro effetti, per cui la domanda se abbiano un impatto globale sulla salute positivo o negativo al momento resta senza risposta”. G.G.
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