Salute Sette Lecce Tintarella sicura: ecco come riconoscere i nei pericolosi "Eritemi e scottature ci espongono ai tumori": i consigli del dermatologo per evitare i melanomi. Il nevo (neo nel linguaggio comune) è un tumore benigno della pelle: è un&rsq... 21/05/2018 a cura della redazione circa 3 minuti "Eritemi e scottature ci espongono ai tumori": i consigli del dermatologo per evitare i melanomi. Il nevo (neo nel linguaggio comune) è un tumore benigno della pelle: è un’anomalia tessutale congenita, che molto spesso non implica nulla. Il problema è che alcuni nei potrebbero trasformarsi in melanomi. Nella bella stagione, in particolare, dobbiamo fare molta attenzione all’esposizione dei raggi solari: prendere il sole in maniera equilibrata fa bene. Oggi vi spiegheremo quali sono le regole da rispettare e come tenere sotto controllo i nei. NEI NORMALI E NEI DI CUI PREOCCUPARSI Nella maggior parte dei casi i nei di cui non dobbiamo preoccuparci hanno un colore marrone e sono delle piccole escrescenze tondeggianti e di forma regolare. Diversa è la situazione dei nei che diventano pericolosi: crescono velocemente, prudono e hanno una forma frastagliata. Bisogna fare attenzione alla simmetria del neo. Dividendo il neo in due metà e riscontrando una forma asimmetrica si può scoprire un possibile melanoma. Altro fattore è quello della dimensione. I nei possono avere fino a un centimetro di diametro, ma quando crescono di più bisogna iniziare a preoccuparsi. Cerchiamo di fare attenzione al colore: quando i nei cominciano a cambiare colore, bisogna fare degli accertamenti. E’ necessario andare dal dermatologo anche quando si hanno più di cento nei, soprattutto se accompagnati da dolori, bruciori, sanguinamenti. Inoltre, chi ha avuto un malato di melanoma in famiglia deve fare controlli periodici. PREVENZIONE ED ESPOSIZIONE AL SOLE Cominciamo col dire che il sole fa bene, ma non nelle ore di punta. Anche l’abbronzatura con le giuste creme protettive può essere un toccasana, ma attenti a chi ha la pelle delicata (colori rossi e biondi). Come ci ha spiegato il dottor Eugenio Romanello, direttore del Centro malattie veneree dell’Asl di Lecce, “scottature ed eritemi sono delle vere e proprie fasi iniziali di tumori”. Dunque, bisogna fare molta attenzione: col sole non si scherza! Anche perché determina l’invecchiamento precoce della pelle, quando si abusa. Meglio prevenire il melanoma con cappello, occhiali da sole e le giuste creme. Inoltre, controllare periodicamente i propri nei è un’abitudine più che giusta. I CONSIGLI DEL DIRETTORE DEL CENTRO MALATTIE VENEREE DELL’ASL DI LECCE, DOTT. EUGENIO ROMANELLO Dottore, noi e i nostri nei siamo già sotto al sole da due mesi, soprattutto in spiaggia la domenica per ore: cosa bisogna fare per non avere problemi? “La regola generale è non scottarsi mai al sole, perché la scottatura solare è il momento iniziale dei tumori, che possono arrivare dopo anni. L’arrossamento, la scottatura di primo grado, predispone ai tumori della pelle”. L’abbronzatura fa bene? “L’abbronzatura va bene, perché la melanina è un protettore, protegge dal sole. Le prime esposizioni devono avvenire muniti di crema solare, ma la cosa essenziale è non scottarsi: le ustioni fanno malissimo. Si deve partire con creme protettive molto alte per poi abbassare. Bisogna evitare l’esposizione nelle ore di punta: dopo le 12, fino alle 15. L’esposizione eccessiva invecchia la pelle: c’è bisogno di grande equilibrio”. Quante ore possiamo esporci per la ‘tintarella’? “Non c’è una regola: dipende dal fototipo. Ognuno ha una pelle diversa. I soggetti con i capelli rossi devono stare molto attenti, perché aumentano le efelidi su tutto il corpo e la melanina che loro producono è pericolosa per la loro stessa pelle. Anche i biondi si dovrebbero esporre con estrema moderazione”. Quali sono le regole da seguire per capire se un neo è pericoloso? “La regola dell’ “ABCD”: A come asimmetria, B come bordi, che devono essere regolari, C come colore, che dev’essere uniforme, D come dimensione, che non cresca rapidamente. Per verificare la pericolosità c’è l’esame dermoscopico e la videodermatoscopia digitale computerizzata, che permette di monitorare i nei realizzando una mappatura e un controllo nel tempo. Qualcuno erroneamente parla di ‘mappa dei nei’. Comunque, è necessario controllare sempre i nei sospetti”. Gaetano Gorgoni
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