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Cpi, gestione passa alla Regione. Cgil: “Si stabilizzino gli Lsu”

Dal 1° luglio la gestione dei Cpi passerà dalla Provincia a Via Capruzzi. Simone Longo (Cgil Lecce) sollecita l’assessore Leo e anche il sindaco di Nardò. «La Regione ...

Dal 1° luglio la gestione dei Cpi passerà dalla Provincia a Via Capruzzi. Simone Longo (Cgil Lecce) sollecita l’assessore Leo e anche il sindaco di Nardò. «La Regione ha l’occasione di dare il buon esempio agli enti che finora hanno utilizzato i Lavoratori Socialmente Utili (Lsu) e che non hanno sfruttato a pieno gli incentivi regionali per la loro stabilizzazione». Simone Longo, segretario organizzativo della Cgil di Lecce, sprona l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo: «Nei Centri per l’Impiego (Cpi, ndr) finora gestiti dalla Provincia lavorano oltre 20 Lsu sugli 84 in capo a Palazzo dei Celestini», spiega il sindacalista. «A partire dal 1° luglio, la gestione dei Cpi passerà sotto l’egida della Regione. È l’occasione giusta per la Regione per mettere in pratica i buoni propositi da essa stessa sollecitati nei mesi scorsi agli enti pugliesi utilizzatori di Lsu. Ora la Regione ha l’opportunità di stabilizzare direttamente almeno 20 Lsu. Chiediamo all’assessore Leo di non lasciare questi lavoratori in capo alla Provincia: ciò significherebbe, per effetto della riforma Delrio che ha ridotto drasticamente le funzioni dell’Ente, abbandonarli ad un futuro di incertezza lavorativa». Non è l’unica sollecitazione che la Cgil lancia a Bari. C’è un altro caso, da tempo sotto la lente del sindacato, sul quale la Regione non fornisce risposte: il caso Nardò. Alla fine dello scorso anno, il Comune neretino si era impegnato a stabilizzare entro il 31 marzo ben 8 dei 23 Lsu in esso impiegati. Dopo oltre tre mesi, dell’assunzione a tempo indeterminato di questi lavoratori non c’è traccia. Su questa situazione la Cgil ha più volte inviato lettere sia al Comune sia alla Regione, chiedendo delucidazioni in merito: non è mai arrivata una risposta. «Forse i due Enti provano imbarazzo per la situazione», dice Longo. «Abbiamo sollecitato l’azione amministrativa e avremmo voluto incontrare Comune e Regione, ma ciò ci è stato negato. In realtà la giunta comunale di Nardò con la deliberazione 69 del 12 febbraio ha soltanto preso atto della proroga del progetto riguardante tutti e 23 gli Lsu, così come previsto dalla Legge di Stabilità. Non conosciamo le motivazioni che hanno spinto Comune e Regione a venir meno all’impegno preso a dicembre con 8 lavoratori. Rinnoviamo pubblicamente la richiesta di un incontro sia al Comune di Nardò sia alla Regione, in modo da chiarire una volta per tutte la loro posizione», dice Longo.

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