Cronaca Gallipoli Merce mai consegnata e truffe con le case vacanza, denunciate cinque persone Le indagini del Commissariato di Gallipoli sono partite dalle denunce delle vittime che non hanno trovato le abitazioni affittate o non hanno mai ricevuto la merce. Denunciate in stato di libert&agra... 10/02/2018 a cura della redazione circa 2 minuti Le indagini del Commissariato di Gallipoli sono partite dalle denunce delle vittime che non hanno trovato le abitazioni affittate o non hanno mai ricevuto la merce. Denunciate in stato di libertà 5 persone ritenute responsabili di attività fraudolente realizzate attraverso internet. Le indagini del Commissariato di Gallipoli, sono partite lo scorso mese di agosto, dopo la segnalazione di una comitiva proveniente dalla provincia di Frosinone che arrivata alla Baia Verde si era subito accorta di aver subito una truffa dal momento che quell’appartamento non esisteva affatto e che l’inserzionista si era reso irreperibile dopo aver intascato una caparra di 500 euro circa. Gli agenti sono riusciti a identificare il truffatore, un 26enne della provincia di Caserta che aveva agito sotto falso nome, inserendo, tra l’altro, credenziali fittizie nel portale del sito di annunci on line. Altro caso più o meno analogo è quello che ha riguardato un turista romano che nello scorso mese di agosto scorso aveva raccontato alla polizia di aver selezionato un B&B nella zona di Lido San Giovanni a Gallipoli, versando, con bonifico bancario, un acconto di 350 euro circa a titolo di caparra al presunto proprietario che avrebbe dovuto ricevere il saldo davanti all’appartamento selezionato. Il truffatore invece, come nel primo caso, ha fatto perdere le proprie tracce, fino all’individuazione da parte della Polizia. Si tratta di un uomo di 53enne con numerosi precedenti penali, anch’esso della provincia di Caserta, che dovrà ora rispondere del reato di truffa a mezzo informatico. Nel terzo caso, una donna che insieme al proprio figlio, entrambi della provincia di Napoli, hanno ingannato un uomo di Gallipoli che aveva pensato di acquistare una scheda elettronica selezionandola su un sito on line. L’acquirente, credendo di concludere un buon affare, si era prima fatto illustrare per bene le caratteristiche dell’oggetto e dopo aver concordato le condizioni di vendita, aveva inviato 255 euro sulla carta postepay dei venditori. La vittima si era accorta del raggiro solo quando non si è vista recapitare l’oggetto non riuscendo a entrare in contatto con i venditori. Per ultimo, una donna rumena di 44 anni, ma residente a Roma, è stata denunciata per truffa e sostituzione di persona, al termine di una complessa indagine che ha coinvolto istituti bancari e postali, gestori di telefonia, uffici comunali e altri organi di Polizia. Gli accertamenti compiuti hanno permesso di risalire alla donna straniera in quanto destinataria di notevoli somme di denaro sottratte a ignari titolari di carte prepagate attraverso il metodo del c.d. “phishing”, la truffa informatica ottenuta con l’invio di mail fraudolente, recanti i loghi contraffatti di istituti di credito. In questo caso l’utente aveva incautamente inserito i propri dati personali e bancari nei campi del falso sito, venendo derubato di circa 600 euro dal proprio conto prepagato.
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