Economia e lavoro Lecce 

Ex Bat, ipotesi assunzioni da parte di Tap. Cgil critica: "No a false speranze"

Tavolo sul lavoro convocato oggi dal Prefetto con il viceministro Bellanova, Comune, Regione e sindacati.  Si apre uno spiraglio per gli ex lavoratori della Bat, l'azienda manifatturiera del t...

Tavolo sul lavoro convocato oggi dal Prefetto con il viceministro Bellanova, Comune, Regione e sindacati.  Si apre uno spiraglio per gli ex lavoratori della Bat, l'azienda manifatturiera del tabacco di Lecce che ha chiuso i battenti sette anni fa, rimasti al palo dopo il fallimento della riconversione industriale. Questa mattina il Prefetto Claudio Palomba ha convocato un incontro al quale hanno preso parte il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova, l'assessore regionale alle Politiche per il Lavoro Sebastiano Leo, il vicesindaco Alessandro Delli Noci e i rappresentanti sindacali. Sul tavolo della discussione l'ipotesi che una parte dei lavoratori, oramai da tempo senza lavoro, siano riassorbiti da Tap. “Prendiamo atto della disponibilità avanzata, per il tramite del Prefetto, dall’azienda Tap Italia, a poter eventualmente impiegare alcuni di questi lavoratori nel cantiere del gasdotto, qualora l’insediamento dovesse essere realizzato. Come Uil e Uilm, tuttavia, abbiamo ribadito che non ci interessa scatenare una battaglia tra poveri e che questo non deve essere considerato un tavolo pro o contro Tap – commenatno Salvatore Giannetto, segretario generale Uil Lecce e Piero Fioretti, segretario provinciale Uilm - Quello che portiamo avanti in Prefettura è un tavolo sul lavoro, finalizzato esclusivamente a trovare soluzioni concrete per risolvere le tante vertenze ancora aperte sul nostro territorio. Spiragli importanti per l’occupazione potrebbero aprirsi anche grazie alle Zes. Salutiamo con favore, pertanto, l’iniziativa del Prefetto di istituire un tavolo permanente sul lavoro”. Anche la Cisl saluta con favore l'iniziativa del Prefetto Palomba e afferma che l'incontro odierno “senza generare facili illusioni, specie in un periodo di ormai aperta campagna elettorale, ha posto le basi per la ricognizione di tutte le opportunità occupazionali, derivanti da programmi di investimento nel nostro territorio che, anche sulla base di affinità professionali o di percorsi di riqualificazione finalizzata, possano essere indirizzate prioritariamente verso un bacino di lavoratori da troppi anni in grave sofferenza, quale quello dei lavoratori provenienti dalle aziende Iacobucci e Korus del fallito piano di riconversione ex Bat. Importante – aggiungono Antonio Nicolì, segretario generale Cisl Lecce e Maurizio Longo segretario generale Fim Cisl - l’impegno dichiarato dal Comune di Lecce a mantenere anche per il futuro il vincolo di destinazione industriale per l’area dello stabilimento ex Bat”. Più critico il punto di vista della Cgil: “Cogliamo con favore la convocazione da parte del prefetto di un tavolo utile ad una precisa ricognizione delle opportunità di investimenti sul territorio, a partire dalle Zone economiche speciali (Zes, ndr) e dai fondi strutturali europei”- commentano Il Salento ha bisogno di occasioni concrete per creare sviluppo e lavoro; mentre deve evitare di formulare facili promesse difficili da mantenere” commentano la segretaria generale della Cgil di Lecce, Valentina Fragassi, e la segretaria generale della Fiom-Cgil Lecce, Annarita Morea - Già in passato il Salento è stato teatro di operazioni rivelatesi poi fallimentari, come la riconversione della ex British American Tobacco ed il relativo piano di ricollocamento dei dipendenti di quella azienda, entrambi affondati dall’inaffidabilità delle aziende e delle istituzioni che avevano selezionato quelle stesse imprese. Oggi, in maniera irrituale e senza il preventivo coinvolgimento dei sindacati, si tenta di dare un’altra speranza ai lavoratori della ex Bat, ma lo si fa in un momento molto scivoloso, come il periodo elettorale: un tempismo che può dare adito a facili strumentalizzazioni. Una coincidenza assai strana, visto che si torna a parlare di ricollocamento di questi lavoratori nella realizzazione e gestione di un’opera non ancora compiuta. Eppure gli ex dipendenti della Bat sono senza lavoro da molti anni, così come da anni operano sul territorio le aziende che oggi dicono di volerli ricollocare. Già in passato altri imprenditori hanno prospettato faraonici piani assunzionali poi rivelatisi inconcludenti e infondati. Siamo convinti che, come in passato ampiamente dimostrato, il prefetto di Lecce saprà evitare il rischio di creare false aspettative, guidando con sensibilità, senso di responsabilità e capacità di coinvolgimento delle parti sociali il tavolo sul lavoro, evitando in questo modo lotte tra poveri di cui il territorio non ha bisogno”.

Potrebbeinteressarti