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Senologia clinica, l'accusa: “Nessun nuovo reparto: così s'illudono le donne malate”

Lo sportello degli Avvocati dei Consumatori scrive al Ministero della Salute e ai vertici istituzionali e sanitari: “Pubblicità ingannevole ai danni degli utenti: si tratta solo di un ser...

Lo sportello degli Avvocati dei Consumatori scrive al Ministero della Salute e ai vertici istituzionali e sanitari: “Pubblicità ingannevole ai danni degli utenti: si tratta solo di un servizio”. Anche Siciliano contro il sindaco. Nessun nuovo reparto di senologia a Nardò: è questo il messaggio che arriva dall’associazione Avvocati dei Consumatori e dalla sua presidentessa, Moira Epifani, che stigmatizza la campagna promozionale da parte dell’Asl Lecce e dall’amministrazione comunale sull’attivazione nell’ex Sambiasi di un reparto ospedaliero. L’associazione scrive al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ai vertici dell’Azienda sanitaria salentina, alla Regione Puglia, al vicepresidente della Commissione Sanità regionale Luigi Manca, e al sindaco Pippi Mellone per denunciare gli equivoci comunicativi della vicenda ai danni dell’utenza. Epifani specifica che Nardò ad oggi possieda solo un riconvertito Distretto socio sanitario nel presidio territoriale, mentre da giorni pervengono allo sportello dell’associazione continue segnalazioni su manifesti che pubblicizzano “l’apertura del nuovo reparto di senologia clinica”. Per l’associazione, trattandosi di un “servizio di senologia clinica, ben altra cosa rispetto all’apertura di un reparto”, si sta veicolando un messaggio “ingannevole”, che “ingenera false speranze” e per il quale si configurerebbe “il reato di abuso della credulità popolare”, e “distorto rispetto alla veridicità dei fatti, peraltro ingenerando negli utenti in generale e negli ammalati oncologici nello specifico tanta confusione ed una aspettativa diversa rispetto a quella realmente offerta”: “Si pensi – scrive Epifani - alle donne locali affette da carcinoma al seno che, illudendosi della apertura del reparto presso il Nosocomio del proprio luogo di residenza, attendono invano di ricoverarsi presso lo stesso piuttosto che macinare chilometri per curarsi altrove”. Alla luce di queste valutazioni la responsabile dello sportello chiede la rimozione dei manifesti in questione con un’adeguata campagna informativa sul servizio in apertura, riservandosi ogni azione ulteriore a tutela dei diritti dei propri utenti e di quelli della sanità pubblica in generale. Allo sportello, si aggiunge il consigliere comunale del Pd, Lorenzo Siciliano, che sottolinea come coi manifesti affissi in città la “sudditanza del sindaco del 26% dei neretini nei confronti di Michele Emiliano tocca l'apice della vergogna”: “Nardò – precisa – non ha più un ospedale ormai da anni e quello che si va ad inaugurare è un centro di senologia clinica, già previsto dal protocollo d'intesa siglato da Nichi Vendola e Marcello Risi. Non esiste alcun ospedale, non esiste alcun nuovo reparto. Quello della senologia clinica è un traguardo di cui, oggi, si prendono indebitamente merito Emiliano ed il suo fido Mellone”. Siciliano chiede l’interruzione della “perenne mistificazione della realtà”.  

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