Eventi Musica Scuola Società Muro Leccese Olimpiadi amicizia, domani finale con l’Oquestra de Reciclados de Cateura L’evento conclusivo a Muro Leccese vedrà come protagonista la singolare esperienza artistica che arriva dal Paraguay. Oltre mille bambini attesi domani, martedì 23 maggio, a par... 22/05/2017 a cura della redazione circa 3 minuti L’evento conclusivo a Muro Leccese vedrà come protagonista la singolare esperienza artistica che arriva dal Paraguay. Oltre mille bambini attesi domani, martedì 23 maggio, a partire dalle 19, in piazza del Popolo a Muro Leccese, per l’evento che chiude l’edizione 2017 delle Olimpiadi dell’Amicizia. In programma un concerto speciale, che vedrà protagonisti i giovanissimi musicisti paraguaiani dell’Orquesta de instrumentos reciclados, l’ensemble musicale formata da ragazzi che suonano strumenti realizzati con materiali riciclati. A Sanremo 2017, l'Orquesta de Reciclados de Cateura, testimonial Unicef, ha incantato il pubblico. “Il mondo ci regala spazzatura, noi gli restituiamo la musica” afferma Favio Chavez, maestro di musica dell’Orquesta de Reciclados de Cateura. L’ensemble paraguayano, testimonial UNICEF, che ha riscosso grandissimo attenzione al Festival di Sanremo 2017, si esibirà a Muro Leccese, martedì 23 maggio, alle 19,00 a conclusione delle ‘Olimpiadi dell’Amicizia’. L’ evento promosso dal Comitato Unicef di Lecce, con la collaborazione della Provincia di Lecce e del Comune di Muro Leccese ha l’obiettivo di promuovere i temi dell’amicizia, della non discriminazione, della Pace e dell’Integrazione, secondo i principi guida della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza. L'evento avrà come scenario il prestigioso Palazzo del Principe che si affaccia sulla Piazza del Popolo. L’ingresso è libero e gratuito. “L’Orquesta de Reciclados de Cateura” è un gruppo musicale, creato e diretto dal maestro Favio Chavez, che suona strumenti musicali realizzati, dagli stessi ragazzi, con materiali riciclati da rifiuti. Tutti questi bambini, ragazzi e ragazze vivono nel poverissimo insediamento informale di “Catuera”, che sorge sopra una discarica vicino la capitale, Asunción. Gli strumenti realizzati dai ragazzi dell’Orquesta riproducono violini, viole, violoncelli, contrabbassi, chitarre, flauti, sassofoni, trombe, tromboni e strumenti a percussione. Il repertorio dell’Orquesta comprende generi molto diversi, dalla musica classica a quella paraguaiana e latino americana, dai Beatles a Frank Sinatra, dalle colonne sonore dei film all’heavy metal sinfonico. L’Orquesta de Reciclados rappresenta per i bambini e giovani che vivono in condizioni di vulnerabilità e di esclusione sociale nei pressi di Cateura e in tutto il Paraguay, un esempio e un’opportunità per imparare a suonare. Grazie al concerto, l’UNICEF potrà raccontare come la musica abbia permesso ai bambini del Paraguay di sognare un futuro diverso. Il Paraguay è uno dei paesi più poveri dell’America latina: 1 bambino su 6 sotto i 5 anni è malnutrito, la maggior parte vive nelle campagne. Dei bambini in età scolare, 1 su 3 ha subito violenze in famiglia. Decine di migliaia di bambini sono costretti a lavorare. Solo nell’industria della canna da zucchero lavorano oltre 50mila bambini. In Paraguay, l’UNICEF porta avanti, tra le sue diverse attività, anche il programma ‘Abrazo’(Abbraccio) con l’obiettivo di eliminare il lavoro dei bambini di strada. Sono stati aperti 37 centri che forniscono assistenza medica e supporto scolastico. Grazie a questo progetto l’UNICEF aiuta le famiglie con un piccolo contributo economico mensile per evitare che i bambini debbano lavorare. L’UNICEF anche attraverso la musica e l’arte sostiene i talenti e i prodigi dei bambini in campo artistico e culturale, incoraggia i loro sogni e le speranze, li aiuta a dimenticare traumi e paure negli scenari più difficili della terra e aiuta i bambini soli e in fuga di ricostruire la propria vita. Come i bambini di Cateura, tanti altri bambini hanno un sogno e per realizzarlo hanno bisogno di opportunità. L’UNICEF promuove la musica, la danza e il canto per garantire ai bambini non solo il diritto alla sopravvivenza, alla salute e all’istruzione ma anche l’opportunità di sognare e realizzare un futuro migliore, nonostante povertà, guerra e fame. Per esempio in Libano, che ospita oltre un milione di rifugiati siriani in fuga dalla guerra, l’UNICEF sostiene il progetto “Hoops Club” che permette alle ragazze e ai ragazzi più vulnerabili di studiare, fare sport, coltivare la musica e il canto, tutte attività importanti per alleviare la durezza della loro condizione di rifugiati.
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