Ambiente Cronaca Melendugno Tap: “Bomba carta, intimidazioni e minacce: la protesta non è solo pacifica” In una nota l’azienda punta il dito contro alcuni episodi intimidatori e accusa parte dei manifestanti. “Profondo rispetto per chi manifesta pacificamente il proprio dissenso e conferma... 29/03/2017 a cura della redazione circa 1 minuto In una nota l’azienda punta il dito contro alcuni episodi intimidatori e accusa parte dei manifestanti. “Profondo rispetto per chi manifesta pacificamente il proprio dissenso e conferma per l’ennesima volta la sua disponibilità a confrontarsi con chi vuole fare proposte. Anche per questo riteniamo necessario segnalare invece la presenza di comportamenti violenti all’interno della protesta contro il progetto”. Esordisce così la nota di Tap, la multinazionale del gasdotto contestato a San Foca, e che punta il dito contro alcuni episodi che si sarebbero verificati in queste ore e che sarebbero riconducibili alla protesta. “Nelle ultime ore – denunciano - sono state registrate minacce nei confronti di partecipanti ai progetti finanziati da Tap sul territorio, di partner di questi progetti e persino nei confronti degli operai che stanno facendo il proprio lavoro in cantiere nel pieno rispetto della legge, come confermato appena l’altro ieri dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito l’assoluta legittimità del progetto e dell’iter procedurale seguito per la sua approvazione. Tutti i soggetti destinatari di questi atteggiamenti intimidatori hanno regolarmente sporto denuncia alle Forze dell’Ordine nelle ultime ore”. Tap sottolinea che altri comportamenti violenti siano stati registrati nell’area di cantiere, dove nella notte è stata lanciata una bomba carta contro la recinzione. Inoltre, fari accesi su uno striscione “con esplicite minacce di morte a uno dei nostri colleghi è esposto in cantiere tra i manifestanti senza che nessuno, a partire dai soggetti istituzionali presenti da giorni in agro di Melendugno, abbia preso le distanze da questi comportamenti”. “È stata inoltre lanciata una torcia accesa – precisano - all’interno dell’area di cantiere, mettendo a rischio l’incolumità di chi sta lavorando al trasferimento temporaneo degli ulivi”. E ancora aggiungono che sulla pagina Facebook del presidio No Tap sia stato riportato un elenco di tutte le aziende e i soggetti che lavorano con Tap, “con – evidenziano - fini non ben chiari rispetto a tutti coloro che collaborano con il progetto”. Tap esprime la massima solidarietà a tutti i soggetti colpiti da questo clima poco sereno. L’azienda continuerà a denunciare ogni comportamento violento e ogni minaccia che si dovesse manifestare nei prossimi giorni.
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