Animali Lecce Dietro front del Comune, modificato il regolamento: è di nuovo possibile nutrire i randagi Dopo le polemiche, modificato il regolamento comunale in tema di animali: revocato anche l'obbligo di museruola e guinzaglio. Soddisfazione di Paola Gorgoni, rifugio Nuova Lara. Niente più ... 27/03/2017 a cura della redazione circa 2 minuti Dopo le polemiche, modificato il regolamento comunale in tema di animali: revocato anche l'obbligo di museruola e guinzaglio. Soddisfazione di Paola Gorgoni, rifugio Nuova Lara. Niente più limitazioni per chi abbia a cuore il benessere degli animali liberi sul territorio, se non quelle imposte dal decoro urbano: a Lecce sarà nuovamente possibile nutrire i randagi. Con deliberazione del consiglio comunale di Lecce del 21 marzo 2017, su richiesta del presidente del consiglio Alfredo Pagliaro, sono stati abrogati gli articoli del Regolamento “Norme per la sicurezza urbana e per la qualità della vita” che tante polemiche avevano suscitato nel mondo dell'associazionismo animalista e tra i cittadini. Nella precedente delibera si vietava difatti di somministrare cibo a numerose specie, tra cui anche cani e gatti vaganti, prevedendo una pena per i trasgressori fino a 300 euro. E non solo, perché altre limitazioni erano poi state imposte ai proprietari di cani, cui era impedito di passeggiare i propri amici a quattro zampe se non muniti di museruola e guinzaglio in qualunque luogo; anche in questo caso erano state previste sanzioni fino a 300 euro. Sul caso si era sollevata l'indignazione delle associazioni, che oggi invece, per voce di Paola Gorgoni, presidente della Nuova Lara e custode giudiziario del canile sanitario, così commentano: Queste pratiche, spiega "erano già regolamentate dal Regolamento Comunale per la tutela ed il benessere degli animali, emendato nel marzo 2009 proprio dall’allora assessore al randagismo Alfredo Pagliaro, nel quale non era previsto alcun divieto di alimentare gli animali randagi purché venisse rispettato il decoro dell’ambiente e che regolamentava l’accesso dei cani nei luoghi pubblici. Ora con questa abrogazione si mette fine ad un annosa questione che aveva creato tanti malumori. La cosa assurda è che da una parte il Comune favorisce la reimmissione sul territorio dei cani vaganti sottoposti ad interventi di sterilizzazione, dall’altra con l’art. 17 non sarebbe stato possibile alimentare i cani reimmessi, alimentazione che peraltro neanche fornisce il Comune ma viene effettuata a spese dell’Associazione e dei tanti volontari e cittadini che giornalmente si preoccupano macinare km per sfamare sia cani che gatti”. “Ringraziamo il presidente del consiglio comunale Pagliaro”, conclude Paola Gorgoni, “per aver preso a cuore la vicenda e averla definitivamente risolta, ma del resto l’aveva promesso”. Qui la delibera
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