Politica Gallipoli calcio, storia di un disagio annunciato (con lieto fine) Lo strappo tra società da una parte, squadra e tifosi dall’altra sembra essere rientrato. Ma le polemiche, nonostante l’ “armistizio”, continuano a covare sotto la cener... 11/02/2010 a cura della redazione circa 1 minuto Lo strappo tra società da una parte, squadra e tifosi dall’altra sembra essere rientrato. Ma le polemiche, nonostante l’ “armistizio”, continuano a covare sotto la cenere Nella storia del calcio gallipolino saranno ricordati come i “due giorni” più brutti ed imbarazzanti. Quarantotto ore, o poco più, di impaccio totale generate da quei 40 secondi di sciopero bianco in campo da parte degli giocatori, dalle dimissioni poi rientrate di mister Giannini, dal caso delle anomale scommesse e dall’altalena delle dichiarazioni tra vecchia e nuova proprietà del club che hanno finito per scoperchiare fantasmi e vicende covate e represse per mesi nello spogliatoio come intorno a quanto ruota alla società. Ora che lo “strappo” sembra sia stato ricucito (almeno ufficialmente) ed ora che il “giocattolo” Gallipoli potrà continuare a concentrarsi sul calcio giocato, rimangono però le cicatrici, prime fra tutte quelle di un rapporto tra società e tifosi forse irrimediabilmente compromesso. Il velenoso comunicato stampa pubblicato dai ragazzi della curva sud è sintomatico. “Considerata la paradossale situazione in cui si è trovato lo staff tecnico e calciatori del Gallipoli Calcio -aveva comunicato parte della tifoseria- si invita il signor D’Odorico a mettere in vendita la società del Gallipoli Calcio in quanto persona non più gradita alla piazza”. Più diretto è stato l’invito della tifoseria a chiusura di comunicato. “Con questa nota -sottolineavano dalla curva sud gallipolina - invitiamo il patron Giovanni D’Odorico nonché padre di Daniele D’Odorico ad intervenire e far riflettere il figlio ed invitarlo a cedere la società onde evitare spiacevoli situazioni per tutti e di continuare a far ridere l’Italia. Non siamo più disposti ad assistere a scene come quella dei 40 secondi di sciopero fatta dai giocatori e allenatore ai quali va tutto il nostro apprezzamento e ringraziamento per quanto fatto invitandoli a non mollare. Gli staremo noi accanto a soddisfare, per quanto possibile, le loro esigenze”. L’invito, per certi versi, è stato raccolto dal patrono friulano del club giallo-rosso ionico, il quale nei giorni successivi a quelli del trambusto ha già più volte ribadito che la società è in vendita al miglior offerente. Daniele Greco
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